Prima uno fossato, poi i macigni, ora addirittura i pali con una rete. Continua senza esclusioni di colpi la guerra tra due vicini a Supino (Frosinone) dove un pensionato, che è anche cardiopatico, è stato sequestrato nella propria casa dal confinante. “Non posso uscire dalla mia abitazione con l’auto, nemmeno per andare a comprare le medicine”, racconta il 73enne.
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La vicenda si trascina da mesi.
LA VENDETTA
La risposta non si è fatta attendere. Qualche giorno dopo davanti all’ingresso sono spuntati due grossi macigni, come a dire: «Ora prova a spostare questi». L’anziano a quel punto si è rivolto al anche al sindaco di Supino, Gianfranco Barletta, il quale aveva assicurato di aver dato mandato alla polizia locale di indagare sulla vicenda nel tentativo di trovare una soluzione. Gli agenti hanno fatto una relazione e l’hanno inviata all’ufficio tecnico. Si attende una risposta. Nel frattempo però il vicino è andato avanti nella sua personale guerra: giustizia fai da te, in stile Far west. Anzi ha alzato il tiro.
Nei giorni scorsi ha piazzato dei pali in legno e installato una rete metallica rendendo impossibile il passaggio dell’auto. L’anziano in pratica è stato sequestrato in casa. Non può nemmeno andare a comprare le medicine che deve assumere essendo cardiopatico. Il 73enne si sta muovendo per le vie legali, ma per ora senza risultato. A seguire il suo caso sono gli avvocati Roberto Capobianco e Rosita Lioi.
L'UDIENZA TRA UN MESE
«Nonostante ben quattro querele depositate - spiega l’avvocato Capobianco - nonostante il ricorso per l’ottenimento del ripristino dei luoghi la situazione è ancora ferma. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro informale con il giudice civile al quale abbiamo chiesto un provvedimento di urgenza senza ascoltare la parte opposta, ma l’udienza è stata fissata per il prossimo 24 ottobre. Il nostro assistito non può aspettare ancora un mese per uscire di casa».
Le carte, secondo i legali, parlano chiaro: la perizia di un geometra ha dimostrato che quella reclamata dal vicino è l’unica via di entrata e di uscita dall’abitazione per l’anziano. Dunque il vicino, a detta dei legali, deve assolutamente ripristinare lo stato dei luoghi. Intanto però ogni volta spunta una barriera sempre più invalicabile che impedisce al 73enne la libertà di movimento, anche per eventuali necessità d’urgenza.