Mette rete davanti all'ingresso del vicino, anziano malato sequestrato in casa: «Non posso comprare le medicine»

La guerra tra vicini si trascina da mesi, vittima una 73enne: l'udienza fissata dal giudice solo tra un mese

Guerra tra vicini nel frusinate il fosso con i macigni e i pali con la rete piazzati nei giorni scorsi
di Marina Mingarelli
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Martedì 19 Settembre 2023, 09:52

Prima uno fossato, poi i macigni, ora addirittura i pali con una rete. Continua senza esclusioni di colpi la guerra tra due vicini a Supino (Frosinone) dove un pensionato, che è anche cardiopatico, è stato sequestrato nella propria casa dal confinante. “Non posso uscire dalla mia abitazione con l’auto, nemmeno per andare a comprare le medicine”, racconta il 73enne. 

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La vicenda si trascina da mesi.

Tutta colpa di una strada contesa. Nelle settimane scorse l’anziano si era risvegliato trovando davanti al cancello della propria abitazione un fossato scavato con una ruspa. Secondo il vicino di casa, il pensionato non avrebbe diritto ad usufruire della strada di sua proprietà, nemmeno per il diritto di passaggio. E per far valere le proprie ragioni non ha aspettato che si pronunciasse la giustizia, è passato direttamente alle maniere forti a bordo di una ruspa. L’anziano in quel caso si era rivolto ai carabinieri che avevano obbligato il vicino a ripristinare il passaggio all’anziano. Ordine che il vicino ha rispettato a modo suo: dentro la buca, per garantire il transito dell’auto, ha messo una tavola di legno e dei fusti metallici. Una provocazione che risolveva solo in parte i problemi del pensionato. Tanto che ques'ultimo, esasperato, ha preso la tavola di legno e i fusti e li ha lanciati nella proprietà del confinante. 

LA VENDETTA

La risposta non si è fatta attendere. Qualche giorno dopo davanti all’ingresso sono spuntati due grossi macigni, come a dire: «Ora prova a spostare questi». L’anziano a quel punto si è rivolto al anche al sindaco di Supino, Gianfranco Barletta, il quale aveva assicurato di aver dato mandato alla polizia locale di indagare sulla vicenda nel tentativo di trovare una soluzione. Gli agenti hanno fatto una relazione e l’hanno inviata all’ufficio tecnico. Si attende una risposta. Nel frattempo però il vicino è andato avanti nella sua personale guerra: giustizia fai da te, in stile Far west. Anzi ha alzato il tiro.

Nei giorni scorsi ha piazzato dei pali in legno e installato una rete metallica rendendo impossibile il passaggio dell’auto. L’anziano in pratica è stato sequestrato in casa. Non può nemmeno andare a comprare le medicine che deve assumere essendo cardiopatico. Il 73enne si sta muovendo per le vie legali, ma per ora senza risultato. A seguire il suo caso sono gli avvocati Roberto Capobianco e Rosita Lioi. 

L'UDIENZA TRA UN MESE

«Nonostante ben quattro querele depositate -  spiega l’avvocato Capobianco -  nonostante il ricorso per l’ottenimento del ripristino dei luoghi la situazione è ancora ferma. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro informale con il giudice civile al quale abbiamo chiesto un provvedimento di urgenza  senza ascoltare la parte opposta, ma l’udienza è stata fissata per il prossimo 24 ottobre. Il nostro assistito non può aspettare ancora un mese per uscire di casa».

Le carte, secondo i legali, parlano chiaro: la perizia di un geometra ha dimostrato che quella reclamata dal vicino è l’unica via di entrata e di uscita dall’abitazione per l’anziano. Dunque il vicino, a detta dei legali, deve assolutamente ripristinare lo stato dei luoghi. Intanto però ogni volta spunta una barriera sempre più invalicabile che impedisce al 73enne la libertà di movimento, anche per eventuali necessità d’urgenza. 

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