Ceccano, scuolabus confermati con tanti "se" e "ma" a bordo

L'amministrazione comunale, «come sempre accaduto», farà ripartire il trasporto scolastico un mese dopo l'inizio delle scuole. Una "sperimentazione" che andrà avanti fino a dicembre e potrebbe portare alla soppressione di linee meno utilizzate.

Gli scuolabus in via di riattivazione a Ceccano
di Marco Barzelli
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Sabato 16 Settembre 2023, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 19:37

L’amministrazione comunale di Ceccano, incalzata dall’opposizione consiliare, ha finalmente svelato la propria volontà di garantire gli scuolabus anche per l’anno scolastico ormai iniziato. La comunicazione è stata inviata ieri ai due istituti comprensivi e fatta girare alle famiglie interessate. Il servizio, come sempre, verrà riproposto un mese dopo l’inizio delle scuole.

La consigliera Simona Sodani, delegata al Trasporto pubblico scolastico (Tps), ha annunciato che «partirà dalla metà di ottobre, come è sempre avvenuto, e l’amministrazione Caligiore auspica una buona risposta da parte dei genitori nella sottoscrizione degli abbonamenti».

Il servizio sperimentale, affidato a una ditta privata, verrà per ora prorogato fino a dicembre. Non si esclude, nel mentre, la soppressione delle linee meno utilizzate. Il Comune, in tal caso, studierà non meglio precisate «formule di compensazione alternative».

È lo stesso Comune che sta ancora ripianando un deficit di 6.5 milioni di euro, ne deve accantonare mezzo ogni anno fino al 2035 e fatica a garantire servizi ottimali malgrado l'aumento di tutte le tariffe.

Per gli scuolabus "sperimentali", per i soli quattro mesi compresi tra gli scorsi 9 febbraio e 9 giugno, aveva già trovato a fatica quasi 200mila euro.  

Incremento o riduzione degli abbonamenti?

Dalla missiva, sottoscritta assieme al sindaco Roberto Caligiore, si apprende che «gli uffici comunali hanno predisposto studi, relazioni e statistiche da cui chiaramente emerge un dato che rileva una consistente riduzione del numero degli abbonati soprattutto nello scorso anno scolastico».

Hanno sostenuto il contrario, invece, i quindici autisti degli scuolabus che da quasi quattro mesi hanno presentato una petizione per invocare la riattivazione di un servizio in forse fino ad oggi.

Nell’istanza, accompagnata da 726 firme, si evidenzia per l’appunto «l’incremento degli iscritti negli ultimi due anni: 200 unità nel 2021/22 e 300 nel 2022/23». Da qui la sollecitazione: «Con un incremento di 100 unità, è prevedibile un ulteriore aumento di domande per il prossimo anno scolastico».

Scuolabus un mese dopo l'inizio delle scuole

L’opposizione, che aveva già presentato un’interrogazione a giugno, è tornata alla carica dopo il ritorno tra i banchi degli alunni ceccanesi. La consigliera Mariangela De Santis è intervenuta nuovamente in materia anche per conto dei colleghi Emanuela Piroli, Andrea Querqui ed Emiliano Di Pofi

«Come da tradizione, anche per quest'anno l'alea del mistero avvolge l'attivazione del servizio trasporto scolastico - ha postato via social la consigliera di minoranza -. Il 28 giugno veniva inoltrata risposta all’interrogazione a mezzo della quale si specificava che erano in corso riunioni “propedeutiche finalizzate a pervenire a determinazioni circa le modalità di espletamento del servizio”».

Ora, a distanza di oltre un mese e mezzo, «l’amministrazione, consapevole del perdurare della crisi economica - si legge ancora - e con l’intento di invertire la tendenza al ribasso del numero di abbonati, sta pensando a ulteriori riduzioni tariffarie».

Sodani: «Strumentalizzazioni su tema fondamentale»

Da ormai due anni, del resto, sono stati aumentati i costi degli abbonamenti. L’amministrazione comunale ha fatto presente che le tariffe sono state rimodulate in base alla media provinciale. Resta il fatto che prima erano esentate dal pagamento le famiglie aventi Isee fino a 4 mila euro e ora entro e non oltre i 2mila.  

Quelle dell’opposizione, a detta della consigliera Sodani, sarebbero «strumentalizzazioni su un tema di importanza fondamentale da parte di chi ignora forse la complessità della materia, che invece ha meritato studi e approfondimenti da parte degli uffici comunali». A questo punto partirà un’ulteriore fase di supervisione.

«L’amministrazione - comunicano all’unisono sindaco e delegata -, al fine di sperimentarne l’efficacia e l’economicità, monitorerà il servizio valutando, anche per motivi di ordine ambientale, la circolazione sul territorio cittadino di scuolabus vuoti o con pochissimi bambini a bordo. Il che porterà all’eventuale soppressione della linea specifica».

Congestione del traffico davanti alle scuole

Nel frattempo però, complice l’anticipazione dell'avvio delle lezioni alle ore 8 anche per le scuole dell’infanzia e primarie, si registrano congestioni stradali davanti alle scuole.

È quanto era stato paventato dagli autisti allarmati per la potenziale perdita del posto di lavoro. «È il disagio che la mancanza di tale servizio - recita la petizione - potrebbe causare al traffico attorno alle aree di ingresso delle scuole con un elevato rischio per l’incolumità degli alunni».

Con tanto di «maggior impatto ambientale per via dell’uso di autovetture private all’interno dell’area urbana». Sarà così quantomeno per un altro mese. Poi continuerà la “sperimentazione” di un servizio che, «come sempre accaduto», continua a non essere assicurato dal primo giorno di scuola.

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