Frosinone, vietato sbagliare in difesa contro l'attacco del Genoa. E si spera nelle magie di Soulè

Oggi alle 15 la sfida al "Ferraris"

Frosinone, vietato sbagliare in difesa contro l'attacco del Genoa. E si spera nelle magie di Soulè
di Alessandro Biagi
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Sabato 30 Marzo 2024, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 12:10

Genova andata e ritorno. Non è solo il viaggio intrapreso ieri dal Frosinone per affrontare nel capoluogo ligure, per la 30ma giornata di Serie A, l'undici di mister Alberto Gilardino. Ma un periodo temporale che, dalla vittoriosa partita di andata allo Stirpe, proprio contro il Genoa, ha caratterizzato la discesa in classifica dei giallazzurri. Da allora sedici partite, sei soli punti conquistati, nessuna vittoria esterna.

Ma oggi il Frosinone vuole scrivere la parola fine a questa parabola discendente per tornare a sorridere. Non sarà facile. Del resto mai lo è stato fino ad oggi lontano dallo stadio "Benito Stirpe". Contro un Genoa che potrà correre e giocare con la leggerezza mentale di chi non ha nulla da perdere, e con il vantaggio di avere dalla sua un pugno di giocatori in grande forma agonistica. Albert Gudmundsson e Mateo Retegui su tutti. Il primo reduce dalle quattro reti segnate con la sua Islanda nella pausa riservata alle nazionali, non bastate però all'attaccante genoano per portare la sua nazionale alle finali degli Europei 2024. Agli Europei ci andrà l'Ucraina dell'altro rossoblu Ruslan Malinovskyi, altro osservato speciale di oggi. Così come massima attenzione per Mateo Retegui che, nelle due gare disputate in questi giorni con la maglia della nazionale azzurra, ha messo a segno due reti. Lui e Gudmundsson, hanno portato il Genoa in alto a suon di gol, molto in alto, ben fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

IL CONFRONTO

Zona in cui si è impantanato invece il Frosinone, che con la sua difesa ballerina, la peggiore del campionato, si troverà di fronte oggi questa terribile macchina da guerra calcistica offensiva. Non sarà facile. Ma possibile. Ci vorrà la massima attenzione difensiva, perché la differenza tra, il fare risultato a Genova ed uscire con le ossa rotte dal confronto, parte proprio dalla capacità di non prendere gol. Poi servirà che tra i giallazzurri, qualcuno si ricordi di essere quel jolly risolutore del recente passato e come si è dimostrato essere anche lontano dall'Italia. Il riferimento a Matias Soulé non è casuale. Il gioiello argentino ha fatto vedere con la sua Under 23 di quali prodezze balistiche sia capace. A Frosinone qualcuno già sta intonando il coro: "Soulé, segna anche per me". Il capocannoniere dei giallazzurri, è a secco da sei partite. Di Soulé servirebbero i gol, ma anche il mettere a disposizione dei compagni di maglia, le sue magie tecniche, come spesso ha fatto in passato. Il risultato può essere frutto degli episodi e delle giocate di un singolo, ma partirà anche e soprattutto da un approccio corale positivo e agonisticamente grintoso alla partita. Un approccio che deve durare però tutto l'arco del match. Perché proprio l'"afflosciamento in itinere", le disattenzioni random, sono costate moltissimo in termini di risultati. Potrebbe essere questo il fattore decisivo in questa volata salvezza. Del resto ricette sicure non ce ne sono.

LA QUESTIONE MENTALE

Di Francesco aggiunge altri elementi che potranno fare la differenza: «Dico serenità, solidità e freddezza. Ho una squadra molto giovane, ho letto che siamo tra le prime squadre in Europa che mettono in campo giovani. E questo alla fine lo puoi pagare - ha sottolineato il mister nella conferenza di giovedì -. Bisogna trovare l'equilibrio giusto. Io invito tutti, dai tifosi a noi in campo ad avere grande equilibrio. Per arrivare alla fine di questo campionato e fare un bell'apericena tutti insieme».
Di Francesco più di tutti vuole arrivare a questo apericena di fine stagione portando il calice in alto. Per farlo è disposto anche a rivedere alcuni suoi "dogmi" tattici. Oggi potremo vedere un Frosinone diverso. Importante la difesa per ingabbiare Gudmudsson e Retegui. Lirola, Okoli e Romagnoli potrebbero partire dall'inizio in una difesa a tre, con davanti Zortea e Valeri quinti di centrocampo ad agire a tutta fascia. Ma si spera anche nel pieno recupero di Mazzitelli e nella ritrovata vena realizzativa di Cheddira.
 

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