Emergenza cinghiali in Ciociaria e caccia selettiva: i Comuni restano a guardare

Solo San Giorgio a Liri ed Esperia hanno fatto richiesta all'Atc Fr2 di adesione al piani di contenimento

Emergenza cinghiali in Ciociaria e caccia selettiva: i Comuni restano a guardare
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 31 Agosto 2023, 07:55

L'ok dalla Regione per gli abbattimenti selettivi dei cinghiali c'è ormai da una settimana, presto ci sarà un tavolo tecnico per le modalità operative di attuazione del piano, ma i Comuni che hanno fatto richiesta all'Atc Fr2 per le battute di caccia straordinarie sui propri territori sono solo due su 45. Si tratta dei comuni di Esperia e San Giorgio a Liri. A richiedere gli interventi di controllo diretto della specie cinghiale per le aree ricadenti nella superficie agro-silvopastorale di gestione dell'Atc Fr2, quindi fuori dai centri urbani, era stata l'amministrazione provinciale (il presidente del consiglio provinciale e delegato alla polizia provinciale, Gianluca Quadrini insieme al presidente Luca Di Stefano), dopo i gravi episodi di attacchi agli umani da parte di scrofe con i piccoli e singoli ungulati.

I SELETTORI

L'Atc Fr2, presieduto da Sandro Filippi, gestirà gli interventi di contenimento approvati dalla Regione che prevede l'abbattimento selettivo di 200 capi nel territorio di competenza, sotto il coordinamento della polizia provinciale. «Verranno messi in campo i selecontrollori iscritti all'albo regionale ed afferenti all'Atc Fr2 che sono 15 in totale, al momento i Comuni che hanno fatto richiesta sono due: Esperia e San Giorgio a Liri», ha spiegato Filippi.
Il comandante della polizia provinciale, Pierfrancesco Vona, ha chiesto un tavolo tecnico con la Regione, l'Atc Fr2 e, appunto, con i due comuni che hanno fatto. L'obiettivo è stilare l'ordine metodologico e operativo per il contenimento dei cinghiali. Ciò che verrà deciso nel tavolo tecnico potrà essere applicato anche agli altri comuni che ne faranno richiesta. L'Atc Fr2 ha piena autonomia operativa sul territorio, ma sicuramente gli input dei Comuni rappresentano una valida griglia, non a caso si dovrebbe partire proprio da Esperia. Agli attuali interventi di controllo diretto della specie cinghiale si giunti dopo i gravi pericoli arrecati nelle ultime settimane.

I CASI

Ad Isola del Liri, il 20 agosto scorso, una donna è stata caricata da tre cinghiali nel suo orto che si trova nella frazione di Capitino - la collina che sovrasta Isola del Liri, con un panorama mozzafiato sulla Cascata - mentre raccoglieva frutti da una pianta. E' finita in ospedale con 53 punti di sutura. «Ho visto la morte in faccia», ha raccontato, la vittima, Iolanda Alonzo 77 anni. Poi l'appello: «Fate qualcosa».
Esperia è l'altro centro dove si sono vissuti giorni di paura a causa dei cinghiali, prima un grave incidente stradale e poi un nuovo attacco all'uomo, entrambe nella frazione di Monticelli di Esperia. Un 36enne del posto, centauro, stava rincasando quando un grosso ungulato gli ha tagliato la strada, facendolo cadere a terra: è finito in ospedale con la una grave frattura ad una gamba. L'altro episodio, invece, ha visto protagonista un 35enne del posto che vive in località Selvi: assalito da una scrofa, con al seguito i piccoli, mentre comprava le sigarette ad un distributore automatico della zona. Anche lui, come il concittadino centauro, è finito in ospedale con una frattura alla gamba, procuratasi nella caduta in una cunetta, oltre ad un polpaccio azzannato. Da qui la richiesta del sindaco di Esperia, Villani,all'Atc Fr 2 del presidente Filippi, per una battuta di caccia straordinaria.

LA PESTE SUINA

Ma c'è anche un altro aspetto e riguarda il piano di contenimento della peste suina per i centri urbani. Attualmente il piano è attivo a Cassino, Fiuggi, Sora e Castro dei Volsci ed è stato chiesto dai rispettivi sindaci. Tutti centri in cui sono state registrate incursioni negli abitati e dove il piano di contenimento predilige, per ovvie ragioni di sicurezza, le catture con le gabbia automatiche e non gli abbattimenti selettivi. Detto piano per la peste suina può essere attivato da tutti i sindaci Ciociari perché è di portata regionale. Ma solo quattro lo hanno fatto.
 

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