La variante Omicron fa crollare i mercati: bruciati 390 miliardi in Ue. Bene titoli “lockdown” come Zoom e Netflix

La nuova variante del Covid fa crollare i mercati: bruciati 390 miliardi di euro in Europa. Malissimo il petrolio
di R. Ec.
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Venerdì 26 Novembre 2021, 19:53 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Questa volta il termine "Black Friday" è stato preso alla lettera dai mercati. Doveva essere una giornata di forti guadagni a Wall Street e quindi di riflesso anche in Europa, invece la nuova variante sudafricana del Covid-19 ha fatto letteralmente crollare i listini. A Milano il Ftse Mib segna una flessione del 4,60% a 25.852 punti, con lo spread Btp-Bund a 131 punti. Londra cede il 3,68%, Francoforte il 4,22% e Parigi il 4,75%. Così le Borse europee che nei titoli principali hanno "bruciato" 390 miliardi di capitalizzazione.

A New York, invece, Il Dow Jones ha perso 905,04 punti (-2,53%), lo S&P 500 ha ceduto 106,84 punti (-2,27%), il Nasdaq Composite ha chiuso in calo di 353,57 punti (-2,23%). Si tratta del peggior Black Friday della storia degli Stati Uniti. Malissimo, poi, il petrolio, che ha toccato cali a due cifre anche sotto la quota dei 70 dollari al barile.


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Crollo dei mercati, i titoli in rosso a Milano

Nel mondo il comparto più penalizzato è stato quello dei viaggi, quando sono già scattate misure di emergenza, come lo stop ai voli provenienti da alcuni Paesi dell'Africa meridionale, Sudafrica compreso. Intanto, in Europa, un primo caso della nuova variante è stato riscontrato in Belgio. I timori più grandi legati alla variante sudafricana sono la sua alta contagiosità e il fatto che è ancora da verificare la reale efficacia degli attuali vaccini (Pfizer e BioNTech prevedono un verdetto in due settimane).

Sul listino principale di Piazza Affari ha brillato solo Diasorin (+5,5%), specializzata nella diagnostica molecolare. Per il resto ha contenuto le perdite Tim (-0,72%). In coda Tenaris (-7,1%) e UniCredit (-6,9%). Con il segno meno anche Stellantis (-6,8%), Eni (-6,2%), Intesa Sanpaolo (-5,7%), Banco Bpm (-5,8%), Pirelli (-4,9%), Mediobanca ed Enel (-4,7%), Leonardo (-4,5%) e Ferrari (-3,1%).


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Si chiude così una settimana di forte calo per le Borse del Vecchio Continente, con la seduta di oggi che ha notevolmente aggravato aggravato il bilancio. Rispetto alla chiusura di venerdì scorso, gli indici dei principali listini del Vecchio Continente mostrano tutti un deciso ribasso, zavorrati soprattutto dall'andamento dei settori Viaggi (-13,62%), Tecnologia (-8,06%), Auto (-8%) e Banche (-5,9%).

Il calo inaspettato a Wall Street

A Wall Street, dove era già pronta la festa per il venerdì "nero" degli sconti commerciali, tutti e undici i settori sullo S&P 500 hanno chiuso in calo, a partire dall'energetico (-4%) e dal finanziario (-3,27%). Il tecnologico ha perso il 2,6%, mentre il sanitario, a lungo unico settore in positivo, ha chiuso in perdita dello 0,45%. In forte calo i titoli legati al settore viaggi e turismo: Carnival Corp, Norwegian Cruise e Royal Caribbean sono stati i peggiori sullo S&P 500, con cali rispettivamente dell'11%, 11,3% e 13,2%; United Airlines, Delta Air Lines e American Airlines hanno ceduto tra l'8,3% e il 9,6%, Boeing ha perso il 5,4%, Marriott International e Hilton Worldwide hanno ceduto il 6,4% e il 6,1%. La paura di un rallentamento dell'economia ha pesato sui titoli bancari: Bank of America ha chiuso in calo del 3,9%, JpMorgan Chase del 2,8%, Goldman Sachs del 2,5%.


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Tra gli energetici, Occidental Petroleum ha perso il 7,2%, Chevron il 2,32%; male anche i titoli industriali legati all'economia globale, come Caterpillar (-4%) e Dow Inc. (-1,8%). All'opposto, sono saliti i titoli dei produttori dei vaccini contro il coronavirus, con Moderna in rialzo del 20,5%, il migliore sullo S&P 500, e Pfizer del 6,1%, e le società tech che maggiormente hanno beneficiato delle restrizioni per la pandemia, come Zoom Video (+5,7%) e Netflix (+1,12%).

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