Bonus vacanze, come funziona: la guida completa (pochi hotel però lo accettano)

Bonus vacanze al via ma pochi alberghi lo accettano: ecco perché
di Gianluca De Rossi
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Mercoledì 1 Luglio 2020, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 00:42

Bonus vacanze al via da oggi, mercoledì 1 luglio 2020, ma non tutti gli alberghi lo accettano, senza contare che rimane l'incognita B&B. Per Federalberghi il bonus inserito nel decreto Rilancio resta un punto interrogativo: «Il bonus vacanze - dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - è un grosso punto interrogativo, al momento l'80% è compensato solo il mese dopo, e il 20% è uno sconto che si fa al cliente. Questo vuol dire che non tutti gli alberghi potranno accettarlo. I conti comunque sono abituato a farli alla fine e a fine settembre capiremo quanto di questi 2,4 miliardi che sono stati stanziati sarà stato utilizzato. E se avrà funzionato sarò il più felice del mondo, contento di essere smentito».

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Franceschini: «Bonus già chiesto da 72 mila famiglie»


«Il #bonusvacanze è partito a mezzanotte. In 12 ore 72.295 nuclei familiari l'hanno chiesto e ottenuto in pochi minuti. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per renderlo operativo in poche settimane. Un aiuto concreto a famiglie e imprese turistiche». Lo annuncia il ministro Dario Franceschini su Twitter. I bonus chiesti equivalgono a circa 35 milioni e una ventina di famiglie lo hanno già speso nelle primissime ore della mattinata.
 



 

Confturismo: «Strumento da sfruttare»


«Tutti avevamo chiesto un provvedimento diverso, più ampio, più slegato dalle fasce di reddito.
Ma oggi - rileva Alberto Corti di Confturismo Confcommercio - siamo nel mezzo della stagione e abbiamo uno strumento che neanche a noi fa impazzire, a dire la verità, ma dobbiamo sfruttarlo al meglio, non dobbiamo buttarlo a mare e dobbiamo cercare di promuoverlo al meglio. A fine stagione poi faremo i calcoli. Non più sulle nostre opinioni ma su quanto effettivamente è stato utilizzato».

 

Federturismo: «Difficile da usare»


«Rimaniamo tiepidi sulla misura - gli fa eco il presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - perché, per quanto capiamo che l'intenzione era di aiutare comparto, di fatto ci rendiamo conto che sarà una misura difficile da usare, perché non ne è reso agevole l'utilizzo. Inoltre per le aziende non sarà facilissimo, perché significa andare a riprendere questo 80% da qualche parte, un'altra indagine farraginosa per le aziende in un momento già complicato».
 

Assoturismo: «Occasione persa»


Il bonus vacanze? Ad oggi sembra essere un'occasione persa: l'importo - sottolinea Corrado Luca Bianca, direttore di Assoturismo e Assohotel Confesercenti - è ridotto, è difficile accedervi specialmente per chi non è molto esperto di nuove tecnologie e genera incertezze per le imprese. Secondo un sondaggio che abbiamo condotto con Swg, a metà giugno solo 2 vacanzieri su 10 erano interessati ad usarlo».
 

Confindustria alberghi: «Diversi gli elementi di criticità»


Per Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, il bonus «presenta diversi elementi di criticità e per questo riteniamo non porterà risultati significativi per le imprese. Una misura certamente importante per le famiglie, ma che non avrà gli stessi effetti per gli alberghi che mai come in questo momento hanno assoluto bisogno di interventi mirati ed efficaci per garantire la loro sopravvivenza».
 

Codacons: «Non aiuterà né il turismo, né le famiglie»


Molto duro il commento del Codacons: «Il bonus vacanze non aiuterà né il turismo, né le famiglie, e non contribuirà a ridurre la spesa degli italiani che decideranno di andare in villeggiatura questa estate. La procedura per accedere al bonus è un rompicapo che scoraggerà molti cittadini».
 

Come funziona il bonus vacanze


Parte dunque oggi 1 luglio 2020 il bonus vacanze, il provvedimento principale del decreto Rilancio per fare uscire il settore (che vale il 13% del Pil nazionale e il 14% dell'occupazione) dalla crisi eccezionale seguita all'emergenza coronavirus. Un provvedimento in cui il governo crede molto, tanto da dedicargli 2,4 miliardi, ma che non ha mai convinto gli operatori che anche alla vigilia rimangono «tiepidi».

Le famiglie con Isee entro i 40 mila euro possono chiedere un bonus da 500 euro se il nucleo è di almeno 3 persone, 300 euro con 2 persone e 150 euro per i single, per pagare strutture ricettive come alberghi, b&b o campeggi.

L'80% del bonus si traduce in uno sconto immediato, il resto arriva come detrazione con la dichiarazione dei redditi. Il bonus viene erogato attraverso IO, la app per i servizi pubblici, cui si accede con Spid o carta d'identità digitale, che genererà un codice qrcode da presentare alle strutture che aderiscono all'iniziativa.

 

B&B, solo il 2,6% dichiarano di accettare il bonus vacanze


Bed-and-Breakfast.it ha contato i B&B che dichiarano di accettare il Bonus Vacanze e sono solo il 2,6%. In particolare, 2 B&B accettano il Bonus Vacanze in Basilicata, 3 nelle Marche, 4 in Friuli Venezia Giulia, fino ad arrivare ai 43 in Sicilia e i 54 della Toscana. Il motivo principale dello scarso successo è la liquidità: - riferiscono dal portale - molti lamentano il fatto che il settore sia già allo stremo, non ricevendo prenotazioni praticamente da 6 mesi e non essendo stato incluso in nessun intervento di ristoro da parte del Governo. Accettare i Bonus Vacanza si tradurrebbe nell'offrire un servizio gratis nell'immediato per poter scontare il credito dopo troppo tempo, all'anno successivo. Fra l'altro si dovrebbe scontare da tasse che si pagano sui redditi e molti fanno notare che quest'anno i redditi saranno minimi, se non nulli. Che fine farà quindi questo credito? Inoltre, sebbene il credito sia cedibile, alcuni non hanno capito, a poco più di una settimana dal 1 luglio, come fare a convertirlo in liquidità e a che condizioni, senza considerare che alcune banche hanno già risposto ai gestori di B&B che non lo accetteranno.

Non si è ancora nemmeno capito come i B&B non imprenditoriali (il 70%) possano usufruirne. Il Decreto indica che la struttura ricettiva dovrà indicare il codice fiscale del fruitore del bonus sulla fattura elettronica (che possono emettere solo i B&B con partita Iva) o sul «Documento Commerciale ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127». «È forse ancora presto parlare di flop, sebbene luglio e agosto siano ormai dietro l'angolo, - conclude il portale di offerte B&B - ma non c'è dubbio che, se non si farà chiarezza immediatamente, la sfiducia del settore extralberghiero nei confronti di questo intervento non potrà che essere confermata».

 

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