C'è chi l'abusivo lo fa senza mettere piede nella struttura extralberghiera che gestisce. Gli basta promuovere l'attività su internet, principalmente sui canali social e non tanto sui siti specializzati, dare il numero di una carta prepagata dove ricevere i pagamenti e lasciare le chiavi dell'appartamento dentro la cassetta della posta del condominio o dentro i cosiddetti "lucchetti" che vengono attaccati anche ai lampioni e che contengono i codici per aprire le porte laddove il sistema sia elettronico. Niente di più facile: sono questi i principiali trucchi che usano gli irregolari delle strutture extralberghiere per aumentare il loro giro di affari. Non controllano i clienti, garantiscono l'anonimato, incassano senza pagare tasse o contributi. Sottotraccia da anni, difficile da debellare per quanto l'amministrazione comunale si sforzi di trovare soluzioni. E pure di fronte a risultati ottenuti - a partire dalla regolarizzazione nell'ultimo anno di oltre 2 mila b&b - si ha quasi sempre l'impressione di essere fermi lì, a svuotare il mare con un secchio.
Roma, raffica di multe ai B&b: otto su dieci sono irregolari. Evasi 50 milioni di euro
Che l'abusivismo sia una delle piaghe della Capitale è storia tristemente nota. Che una delle sue forme più "alte" sia data dalle strutture ricettive extralberghiere non regolari è una certezza quasi granitica che pesa sul Bilancio di Roma Capitale per oltre 60 milioni in tassa di soggiorno non incassati.
I NUMERI
Dal Centro, dove per ovvie ragioni il fenomeno è maggiormente radicato, alle aree più esterne dove le stime diventano più difficili e, paradossalmente, sono inutili i controlli. I numeri sono questi: nel Comune di Roma 22.828 sono le strutture extralberghiere autorizzate, denunciate cioè al Campidoglio che ha assegnato loro un codice autorizzativo. Poi ci sono le stime sugli abusivi, date dal confronto dei regolari con gli annunci presenti on line. «Un delta stimato - prosegue Onorato - di oltre 12 mila strutture». Di cui il 50%, gioco forza, si concentra nel I Municipio. A cascata, ecco che le zone con maggiori abusivi sono quelle di "cintura" del centro storico: il II Municipio, ma anche il IV e poi ancora il XV Municipio.