Lo stalker inoltre aveva creato un falso profilo facebook della malcapitata, mettendo online foto private ed il suo numero di telefono. Oltre al persecutore sono iniziate ad arrivare a Teresa, nome di fantasia, pressanti chiamate e messaggi da parte sconosciuti che chiedevano appuntamenti per prestazioni a sfondo sessuale, mentre lo stalker continuava a chattare con questi, svelando aneddoti e dettagli personali dell’ex compagna.
Infine, evidentemente non ancora pienamente soddisfatto per quanto fatto, iniziava ad inviare a Teresa articoli di omicidi di donne da parte di loro ex compagni, immagini di taniche di benzina ed armi, commentando che «in fondo con 15 anni di condanna per omicidio al massimo ne avrebbe scontate forse nemmeno 10…».
L’incubo, che ha costretto Teresa a cambiar casa, amicizie, oltre a numeri telefonici, ha avuto il suo epilogo questa mattina: il 50 enne, ristretto a san Donato, dovrà rispondere di atti persecutori, lesioni personali ed accesso abusivo a sistema informatico.
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