Viterbo, i controlli di Pasqua. Il questore Macera: «Celebriamo la polizia senza uscire di casa»

Il questore Massimo Macera depone la corona per la festa della polizia
di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 11 Aprile 2020, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Una festa della polizia senza festa. Ieri mattina in Questura è stata celebrata il 168° anniversario. «Con il prefetto - racconta il questore Massimo Macera - abbiamo deposto una corona ai caduti, ma niente di più. In questo momento storico siamo tutti impegnati sull’emergenza Coronavirus con uno sforzo notevole».
L’attenzione è tutta puntata sulla pandemia. Senza distrazioni.

«Quello che vorremmo - dice ancora Macera - in questa circostanza, in questa nostra festa, quello che chiediamo è che i cittadini di restino a casa. Il rischio, e per questo la polizia sarà in strada, è che per colpa di qualche irresponsabile e scellerato, lo sforzo fatto finora venga vanificato. E in questo giorno per noi così importante chiediamo a tutti di celebrare la polizia evitando di uscire di casa. E’ un grosso sforzo, ma l’unico modo per uscirne». Da viale Romiti il messaggio è chiaro: rispetto delle regole oggi più che mai. «Restate a casa, restiamo noi in strada - continua -. Dobbiamo continuare a tener duro, sapendo che solo in questo modo potremmo uscirne fuori».

Il questore, ieri, nonostante la festa sottotono ha voluto far sentire la sua presenza ai colleghi. «Per me oggi - continua Macera - è un giorno di maggior tristezza se penso a come, in tutti questi anni ho condiviso questo momento con i poliziotti tra i poliziotti. So di aver chiesto molto in questi giorni non solo ai poliziotti ma anche al personale dell’amministrazione civile dell’interno, stravolgendo turni e metodologie di lavoro. Sappiamo che oggi siamo tra le poche categorie di lavoratori chiamate a fronteggiare questo nemico invisibile. In prima linea, anzi in trincea. Spero mi crediate vorrei che steste tutti a casa con i vostri affetti, senza rischiare. Chiusi in casa ad aspettare. In questo momento sono costretto a chiedervi di non mollare. Tutti i poliziotti della Questura, del Commissariato di Tarquinia, della stradale, della ferroviaria e della postale sono consapevoli di giocare una partita molto difficile, ma sanno anche di far parte di una valorosa squadra».
 
Il questore di Viterbo afferma che «è un momento difficile e non so quanto potrà durare. Ma sino a quel momento, ne sono certo, gli uomini e le donne della polizia di stato faranno, come sempre, il proprio dovere».
Da oggi gli agenti della Questura, insieme ai colleghi di tutte le altre forze dell’ordine, saranno in strada per aumentare i controlli. Per evitare che le feste pasquali possano tramutarsi in ritrovi tra amici e parenti. Un lavoro che sarà incessante per tutto il weekend pasquale.

Nel 168° anniversario la Questura ha tracciato anche un bilancio delle attività intraprese questo anno. In totale sono 133 le persone arrestata e 130 quelle denunciate. Ventimila le chiamate al 113 e 3.500 gli interventi effettuati. In particolare sono stati emessi 96 avvisi orali, 17 fogli di via, 13 Daspo, 13 divisi di ritorno, 12 sorveglianze speciali, 21 ammonimenti per violenza domestica e 14 ammonimenti per atti persecutori, un sequestro patrimoniale. Quest’ultimo decisamente rilevante. L’anticrimine ha sequestrato beni per oltre 3 milioni di euro a un romano, residente a Monterosi, considerato un collegamento con i clan dei Fasciani e dei Casamonica.

Quarantaquattro i servizi di controllo del territorio, nel capoluogo e in numero comuni della provincia, con l’impegno anche dei reparti prevenzione crimine, stradale e postale.

Numerosi anche i servizi di contrasto all’uso di alcol e droga alla guida e quelli attuati, con il concorso dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, di contrasto al crimine.

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