Unitus premiata con 400mila euro per l'app che aiuta le persone con disabilità

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di Carlo Maria Ponzi
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Domenica 6 Marzo 2022, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Come incrementare l'accessibilità agli spazi pubblici (parchi, uffici, trasporti etc,) e renderli  ambienti alla portata di tutti, in particolar modo per le persone con disabilità? La risposta la fornisce l’Università della Tuscia grazie a un progetto che ha ottenuto un finanziamento di circa 400 mila euro dall’Ue, nell’ambito del programma “Call 2022”, che ha consentito di ideare un’applicazione digitale: Map4Accessibility.  

«Attraverso l'utilizzo di un'applicazione mobile – spiega il rettore Stefano Ubertini – si potranno mappare ed individuare le barriere fisiche presenti nei servizi urbani. L'impatto del progetto toccherà anche gli atenei e le istituzioni, che verranno stimolate a adottare soluzioni e piani per l’accessibilità ai servizi urbani per i cittadini disabili e non solo».

La ricerca, guidata da Giuseppe Calabrò, docente di Elettrotecnica e di tecnologie per la fusione  del Deim (dipartimento di Economia, ingegneria, società e impresa), affiancato da Raffaele Pelorosso del Dibaf (dipartimento di Scienze agrarie e forestali), Luisa Carbone e Tony Urbani, del Disucom (dipartimento di Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo), e Andrea Zingoni del Deim. Il progetto è di respiro internazionale: con Unitus nel ruolo di coordinatore hanno infatti atteso l’“Association de recherche et de formation sur l'insertion en Europe”, “ESCP Business School”, Università di Catania, “South West University Neofit Rilski", “Associação Salvador e Europroject”.

Valore aggiunto dell’iniziativa, il cui fine ultimo è l'aumento dell’inclusione sociale, all'interno e all’esterno delle università?«Map4Accessibility – rivela Ubertini - si avvarrà dell'aiuto di studenti ingaggiati con un approccio pedagogico innovativo denominato Service-Learning.

E’ l’unione, cioè, del “Service” quali azioni solidali e il volontariato e il “Learning” cioè l’acquisizione di competenze professionali e didattiche, rivolte alla sfera sociale, affinché gli studenti possano sviluppare le proprie conoscenze attraverso un servizio per la comunità. Attenzione: il progetto non si rivolge ai soli disabili, in quanto gli studenti coinvolti, attraverso la partecipazione diretta alla ricerca, acquisiranno consapevolezza di essere agenti attivi nello svolgimento di azioni migliorative per il cambiamento del loro ambiente, a beneficio dell’intera collettività».

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