Matteo Giovannetti superstar dei Pomeriggi del Touring Club italiano

Avignone, Palazzo dei Papi, affreschi di Matteo Giovannetti
di Carlo Maria Ponzi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 27 Gennaio 2023, 05:55

«Pittore e arciprete viterbese (documentato dal 1322 al 1368). Operoso alla corte papale di Avignone sin dal 1336, poi (1367) a Roma in Vaticano sotto Urbano VI. Ad Avignone, nel Palazzo Papale, eseguì, coadiuvato da una schiera di compagni, gli affreschi della cappella di S. Giovanni (1344-45) e di quella di S. Marziale…». E’ l’incipit della biografia di Matteo Giovannetti,dettata sull’Enciclopedia dell’arte medievale, scelto dal Touring Club italiano per aprire la tredicesima edizione di “Pomeriggi del Tci”, patrocinata dalla Fondazione Carivit.

«La rassegna di quest’anno – spiega il console Vincenzo Ceniti -  si intitola  “Tavolozze d’autore” in omaggio a cinque maestri della pittura viterbese: Giovannetti, Antonio del Massaro detto il Pastura, Francesco Romanelli, Domenico Corvi e  Pietro Vanni. Si comincia venerdì 27 gennaio alle ore 16,30 nella Sala delle assemblee della citata Fondazione proprio con Matteo Giovannetti, presentato dalla storica dell’arte Valentina Berneschi, dopo che il 700° anno dalla nascita è passato sotto silenzio. Per riparare l’oblio, proveremo a saperne di più della sua vita e soprattutto della sua arte e sui rapporti con gli artisti del tempo, sulla committenza e la produzione sia in ambito laziale che francese».

L’occasione è anche propizia per riportare in auge l’obbiettivo (aspirazione pluridecennale mai portata a compimento con convinzione) del gemellaggio tra Viterbo e Avignone,«legate dal medesimo destino – sottolinea Ceniti - di accogliere corti pontificie, artefici di committenze illustri e provvidenziali per favorire la rinascita culturale dopo l’esperienza medioevale.

Capiremo come nel corso dei secoli è stata interpretata dalla critica la figura di questo artista “misterioso” e che ripercussioni ha avuto il suo operato, rivolto sia a repertori sacri che profani».

L’esordio dei “Pomeriggi” riserva una sorpresa. «Una visita guidata - svela il console - per ammirare una delle sue opere più preziose di Matteo: la tavoletta della Crocifissione custodita nella sala della presidenza della Fondazione che raffigura Cristo in croce con la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Domenico, sant’Agostino ed  angeli e si rifà al periodo avignonese (1344-1348) quando Giovannetti decorò la cappella di san Marziale e quella di san Giovanni nel palazzo dei Papi. Venne acquista nel 1959 dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo presieduta allora da Vincenzo Ludovisi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA