«Lo studio della Sapienza su Viterbo è un patrimonio che non può restare in un cassetto»

«Lo studio della Sapienza su Viterbo è un patrimonio che non può restare in un cassetto»
di Simone Lupino
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 20:18

Il ritardo che sconta Viterbo sulla mobilità “non potrà essere sanato con l’avvio di qualche cantiere puntuale, sebbene questi vadano nella giusta direzione”.

Lettera aperta al Comune da coordinamento Pop Viterbo, Fridays for future, La Via, studenti universitari di Percorso e Rete degli studenti medi. Le associazioni chiedono “nell’interesse della cittadinanza tutta” di non archiviare lo studio condotto dall’Università La Sapienza” su Viterbo accessibile, un “patrimonio di dati e informazioni raccolti in 5 anni di indagine mirata, insieme alle tante proposte avanzate per ripensare in meglio la nostra città”. E sempre sul tema mobilità sollecitano palazzo dei Priori “alla creazione urgente di un tavolo permanente, che veda il coinvolgimento della società civile, in un vero ed inclusivo processo partecipato”.

L’iniziativa parte a due settimane da quello che i mittenti definiscono “lo sfortunato incidente diplomatico” tra l’amministrazione del Comune di Viterbo e il gruppo di lavoro dell’ateneo romano. “Siamo amareggiate nel pensare che quello che poteva essere il punto di partenza di un percorso virtuoso di collaborazione tra amministrazione comunale, ateneo (uno dei più autorevoli in Italia ed in Europa) e società civile, su un tema tanto cruciale e delicato per Viterbo come quello della mobilità sostenibile, si sia invece concluso con una ricerca, ancora in fase di definizione, e tante informazioni e dati preziosi chiusi in un cassetto fino a data da destinarsi o per sempre”.

L’analisi parte dalla “situazione drammatica in cui verte il sistema dei trasporti in questa città, ereditata da decenni di politiche assenti in materia, e che ci vede maglia nera in Europa per mobilità sostenibile”. Alcuni dati: “Contiamo il più alto tasso di motorizzazione tra le città del continente: 77 auto ogni 100 abitanti, contro le 58 della media europea e le 62 della media italiana, e indicatori di servizi di trasporto pubblico, infrastrutture ciclabili e pedonali prossimi allo zero”.

Le associazioni “accolgono con piacere i progetti a favore della mobilità sostenibile" annunciati di recente dalla giunta (pedonalizzazione Trinità e San Faustino, camminata ecologica e infrastruttura ciclabile intorno alle mura, bike sharing), ma “tali attività, per avere un impatto significativo, hanno bisogno di essere inserite in una visione sistemica e corredate da un set di dati e politiche ad hoc, a consolidamento dei benefici perseguiti e a garanzia del successo degli investimenti pubblici effettuati”.

Secondo gli autori della lettera aperta al Comune, la ricerca realizzata dalla Sapienza (Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura) in collaborazione con Aism e il Dipartimento Biomorf dell’Università di Messina “offre uno strumento prezioso a servizio e potenziamento di un percorso, certo già cominciato da questa amministrazione, ma che ha bisogno di essere rafforzato e accelerato.

La sensazione è quella di un’occasione negata al pubblico interesse, per motivi non del tutto chiari”.

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