Il cimitero assediato dal cemento. Antoniozzi (Viterbo 2020): «Ma la legge non lo permette»

I lavori intorno al cimitero di Viterbo
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:15
«Come è possibile che intorno al cimitero si continui a costruire in deroga a una legge inderogabile?». Le uniche cose su cui si può intervenire, secondo Alfonso Antoniozzi (Viterbo 2020) sono strade e monumenti. E serve l'okay del consiglio comunale. Da qui l'interrogazione in aula, la cui risposta dovrà arrivare per iscritto, «purché non ci prendano per il naso, perché spesso non arrivano», ammonisce la leader del movimento, Chiara Frontini.

Questo il ragionamento di Antoniozzi. «Esiste una legge del 1934, mai modificata sul tema dice - in basa al cui articolo 338 è vietato costruire nuovi edifici nel raggio di 200 metri dal perimetro del cimitero, salve deroghe ed eccezioni previste». Quella legge se l'è andata a leggere. «E' assolutamente inderogabile», si può ampliare solo il 10 per cento degli edifici esistenti. Secondo l'esponente di Viterbo 2020 si può intervenire «unicamente per esigenze di edilizia pubblica e urbanistiche, ovvero per strade e monumenti. Deve essersi pronunciato il consiglio comunale. Io sono relativamente nuovo e questo consiglio certamente non lo ha fatto».

Intanto ha preso qualche misura. «Giocando con Google continua abbiamo scoperto che la nuova costruzione è a 99 metri dal cimitero, quello che chiamiamo colosseo a 84, la lottizzazione dove insiste il Burger King, che avrà dopo un'ulteriore lottizzazione, è a 35, i nuovi caseggiati intorno allo Chic sono a 93». Poi via alle domande: «Non credo sia responsabilità solo di questa amministrazione, ma cosa è successo? Come ha potuto questo Comune andare in deroga all'articolo 338? E' mai successo che il consiglio si sia pronunciato in deroga? Lo chiedo indipendentemente dal colore politico: le amministrazioni si succedono, ma il Comune è sempre quello. Come è possibile che intorno al cimitero si continui a costruire?».

La legge parla di rispetto del decoro e di ragioni igienico sanitarie, «ricordo che noi abbiamo anche un forno crematorio. Non serve comunque una legge che ci dica che mettersi a mangiare l'hamburger vicino alle tombe non è una buonissima idea». Il presidente del consiglio Stefano Evangelista ha chiesto di formulare la richiesta per iscritto, «vista la delicatezza». Frontini però lo ha messo in guardia: «Lo facciamo, però non abbiamo intenzione di continuare a essere presi per il naso, produrremo tutte le interrogazioni scritte che non hanno mai avuto risposta».
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