Questo il ragionamento di Antoniozzi. «Esiste una legge del 1934, mai modificata sul tema dice - in basa al cui articolo 338 è vietato costruire nuovi edifici nel raggio di 200 metri dal perimetro del cimitero, salve deroghe ed eccezioni previste». Quella legge se l'è andata a leggere. «E' assolutamente inderogabile», si può ampliare solo il 10 per cento degli edifici esistenti. Secondo l'esponente di Viterbo 2020 si può intervenire «unicamente per esigenze di edilizia pubblica e urbanistiche, ovvero per strade e monumenti. Deve essersi pronunciato il consiglio comunale. Io sono relativamente nuovo e questo consiglio certamente non lo ha fatto».
Intanto ha preso qualche misura. «Giocando con Google continua abbiamo scoperto che la nuova costruzione è a 99 metri dal cimitero, quello che chiamiamo colosseo a 84, la lottizzazione dove insiste il Burger King, che avrà dopo un'ulteriore lottizzazione, è a 35, i nuovi caseggiati intorno allo Chic sono a 93». Poi via alle domande: «Non credo sia responsabilità solo di questa amministrazione, ma cosa è successo? Come ha potuto questo Comune andare in deroga all'articolo 338? E' mai successo che il consiglio si sia pronunciato in deroga? Lo chiedo indipendentemente dal colore politico: le amministrazioni si succedono, ma il Comune è sempre quello. Come è possibile che intorno al cimitero si continui a costruire?».
La legge parla di rispetto del decoro e di ragioni igienico sanitarie, «ricordo che noi abbiamo anche un forno crematorio. Non serve comunque una legge che ci dica che mettersi a mangiare l'hamburger vicino alle tombe non è una buonissima idea». Il presidente del consiglio Stefano Evangelista ha chiesto di formulare la richiesta per iscritto, «vista la delicatezza». Frontini però lo ha messo in guardia: «Lo facciamo, però non abbiamo intenzione di continuare a essere presi per il naso, produrremo tutte le interrogazioni scritte che non hanno mai avuto risposta».
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