FC Viterbo, Cissè shock: «Insulti razzisti, mi urlavano scimmia»

FC Viterbo, Cissè shock: «Insulti razzisti, mi urlavano scimmia»
di Paolo Graziotti
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Martedì 6 Febbraio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 17:54

«Essere discriminati per il colore della pelle ed il sentirsi chiamare scimmia è inaccettabile». L’attaccante del Viterbo Kevin Cissè ha denunciato ieri con una storia sul proprio profilo Instagram di aver ricevuto insulti razzisti durante la partita che la squadra gialloblù ha disputato domenica mattina sul terreno di gioco della Romulea e terminata il modo rocambolesco con il punteggio di 2-2, con le ultime tre reti della partita che sono state messe a segno negli ultimissimi minuti.

I MINUTI FINALI
Siamo in pieno recupero, quando proprio Cissè realizza in mischia la rete del momentaneo vantaggio per 2-1 della squadra gialloblù, che era stata raggiunta dagli avversari appena qualche minuto prima. L’attaccante va ad esultare davanti alla panchina dei padroni di casa e ne scaturisce così un parapiglia in campo che dura qualche minuto. Una volta che si sono calmate le acque, il direttore di gara espelle proprio Cissè e il compagno di squadra Morariu, oltre a due giocatori della squadra avversaria, di cui uno della panchina.

LO SFOGO SOCIAL
A giustificazione del suo gesto provocatorio, Cissè ha pubblicato ieri una storia su Instagram spiegando l’accaduto. «Premesso che quello che sto per dire non è per fare polemica - precisa - ma ci tengo a chiarire come siano andate realmente le cose. Il gesto di esultanza al mio gol è stato dovuto a tutti gli insulti razzisti subiti durante tutto il secondo tempo della partita. Consapevole che gli insulti fanno purtroppo parte del gioco del calcio ma essere discriminati per il colore della pelle ed il sentirsi chiamare scimmia è tuttavia inaccettabile. Avrei potuto fermare la partita al primo insulto ma sono andato avanti per raggiungere l’obiettivo di tutta la squadra. Essere stato espulso per un pugno mai dato dopo il mio gol mi logora dentro, e non trovo giusto che quegli insulti razzisti sentiti da tutti i presenti non siano stati puniti. Fiero del colore della mia pelle e si guarda avanti dritto all’obiettivo».
Quando il gioco è ripreso il Viterbo ha disputato gli ultimi minuti della partita in inferiorità numerica ed ha subito la rete del pareggio degli avversari, che sono andati a segno su calcio di rigore concesso per un fallo dopo che i giocatori gialloblù non erano riusciti a liberare la propria area di rigore dopo un paio di tentativi.

Il 2-2 ottenuto domenica mattina frena così la rincorsa della formazione allenata da Massimo Castagnari verso le posizioni di vertice, dopo che la squadra aveva totalizzato sei vittorie consecutive risalendo così diverse posizioni in graduatoria.

LE SQUALIFICHE
Adesso tutto dipenderà da quello che sarà il referto dell’arbitro, che visto che i due giocatori del Viterbo hanno ricevuto il rosso diretto potrebbe privare la squadra gialloblù di entrambi gli atleti per alcune delle prossime partite proprio nella parte più calda della stagione. Se infatti il referto del direttore di gara dovesse tener conto esclusivamente dell’esultanza provocatoria di Cissè - atteggiamento che sembra non essere stato gradito dalla società - senza ombra di dubbio l’attaccante riceverà più di una giornata di squalifica. Il pareggio contro la Romulea è figlio comunque anche di una prestazione sicuramente sottotono di tutta la squadra, con il centrocampo che soprattutto nella ripresa ha sofferto molto. Anche i cambi effettuati poi dal tecnico Massimo Castagnari non hanno prodotto gli effetti sperati.

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