Una cura dimagrante da 410mila metri cubi. L’ampliamento della discarica passa da 960mila a 550mila: così ha deciso la conferenza dei servizi alla Regione Lazio, anche se la parola fine non è ancora scritta. E allora arrivano le reazioni più diverse: da una parte la soddisfazione dei consiglieri regionali di FdI Daniele Sabatini e Valentina Paterna, dall’altra lo spirito battagliero della sindaca Chiara Frontini, che ancora non si fida sulla disponibilità esclusiva dell’impianto per la Tuscia. In medium stat Ecologia Viterbo con l’amministratore delegato Pierpaolo Lombardi, che l’impianto di Monterazzano lo gestisce: «A noi sta bene così».
L’esordio di Sabatini e Paterna: «Un’ottima notizia per la città di Viterbo e per tutta la Tuscia. Grazie al dimezzamento della volumetria dell’ampliamento della discarica di Monterazzano - dicono - si sono create le condizioni affinché il nostro territorio non sia più la discarica di tutto il Lazio». La Regione ha considerato diversi pareri, fra cui «il più importante quello della Sovrintendenza, che ha evidenziato la non compatibilità del progetto iniziale con il contesto territoriale. Nel parere infatti si fa particolare riferimento all’impatto con beni tutelati paesaggisticamente e, nello specifico, con le aree boscate e di protezione dei corsi delle acque pubbliche. Quest’ultima criticità, coincidente con la vicinanza di 150 metri dai corsi d’acqua, è stata inoltre evidenziata nella recente nota dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale con relativo avviso non favorevole». Quindi «Viterbo e la Tuscia potranno finalmente avere un impianto proporzionato alle proprie necessità e non correranno più il rischio di veder esauriti gli invasi a causa del conferimento dei rifiuti di Roma e delle altre province laziali, che un eventuale raddoppio avrebbe facilitato».
Quindi tutto okay? Neanche per sogno: a Frontini sta bene a metà, come la volumetria concessa. «Abbiamo portato il parere contrario del Comune alla conferenza dei servizi.
Il dubbio è legittimo, urge una controreplica. «Se così fosse - commenta Sabatini - sarebbe un problema. Ho ragione di ritenere che così non sarà: quando diciamo che stiamo lavorando all’autonomia e all’autosufficienza di tutti i territori del Lazio non lo diciamo per finta ma per davvero. È un percorso graduale, è comunque stato fatto di più negli ultimi 8 mesi che negli ultimi 10 anni. Alcuni livelli istituzionali in prima battuta avevano chiesto venisse ridotta la volumetria, dispiace che ora invece di riconoscere il risultato dicano che non va bene. Ma non c’è dubbio che l’obiettivo finale sia l’autonomia delle province». Monterazzano «gradualmente e con una certa rapidità dovrà esaurire questa servitù degli altri territori: se chiudiamo, i rifiuti vanno portati in Olanda a oltre 200 euro a tonnellata. Spesa che finisce dritta nella Tari».
Ecologia Viterbo alla decisione non batte ciglio. «A noi sta bene, nei prossimi giorni - dice Lombardi – ripresenteremo la proposta sulla base delle indicazioni della conferenza dei servizi». Dovrebbe succedere in una settimana o poco più. Ma il tutto va visto nell’ottica «dell’autosufficienza dei territori».