Per il sindaco Giovanni Arena ci sono «interventi concreti e rivolti alle esigenze dei cittadini». Per l’opposizione invece quello appena approvato è «un bilancio horror: dimostra che vivono su Marte». Ieri però non si è conclusa solo la maratona culminata con 21 voti favorevoli e 10 contrari: va registrata anche la visita della minoranza al prefetto Giovanni Bruno, dopo la bocciatura dell’emendamento sui certificati antincendio nelle scuole.
La seduta si è sviluppata come le precedenti: proposte dell’opposizione bocciate, qualcuna accolta come raccomandazione. A un certo punto, durante la discussione, Arena è uscito con una nota in cui ha elencato i punti salienti della manovra: 12 milioni per il Poggino, 8 per le strade e 2 per il verde. Per gli asfalti 5 milioni arrivano da mutui, «ai quali se ne aggiungeranno 3 dall’avanzo». Sul Poggino 5 dal piano delle periferie, 3,5 «sulla base di uno studio di fattibilità in fase di perfezionamento e grazie ai finanziamenti di opere compensative dei campi fotovoltaici», altrettanti per il collegamento con la Martana.
Da qui in poi la minoranza ha demolito tanto il bilancio – difeso in aula pochissimo dalla maggioranza - quanto la nota. «I toni trionfali del sindaco – ha detto Chiara Frontini (Viterbo 2020) – dimostrano che vive su Marte.
Arena come Dylan Dog secondo Giacomo Barelli (Forza civica), «per il vestito funereo, come quello dell’indagatore dell’incubo. E infatti è un bilancio horror, che demoliremo spiegando ai cittadini le vostre bugie. I numeri al lotto del sindaco: sul Poggino ci sono i soldi del piano periferie dell’assessore Saraconi. Sulle strade prendete 3 milioni dall’avanzo prima di aver approvato il consuntivo. Terme, turismo, imprese, costruttori: li avete ammazzati tutti».
Bordate pure dal Pd, con Alvaro Ricci che torna sull’avanzo, «che continuate ad accumulare: perché non riuscite a utilizzarlo? E’ il vostro fallimento amministrativo». Per Massimo Erbetti (M5S) questo «è il bilancio del nulla cosmico, zero assoluto». In dichiarazione di voto, per la maggioranza è intervenuto solo il capogruppo di FdI, Luigi Maria Buzzi: «Le strade vengono chieste dai cittadini, le persone cadono nelle buche. E’ una risposta forte, magari non realizzeremo noi per intero: chi verrà dopo di noi si troverà una somma importante per questa problematica».