Perugia, in Comune ripianato il buco. Romizi: «Piano di rientro chiuso in 9 anni anzichè 28». Il debito pro capite scende da 945 a 564 euro

Perugia, in Comune ripianato il buco. Romizi: «Piano di rientro chiuso in 9 anni anzichè 28». Il debito pro capite scende da 945 a 564 euro
di Riccardo Gasperini
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 09:25
PERUGIA - Un indebitamento pro capite quasi dimezzato, una continua spinta all’attività di recupero dell’evasione arrivata a 11 milioni di euro e un avanzo positivo, raggiunto per la prima volta dal 2014, di 5,7 milioni di euro. Questi alcuni dei dati che saltano all’occhio dallo schema di rendiconto 2023 del Comune, presentato ieri dal sindaco Andrea Romizi e dall’assessore al Bilancio, Cristina Bertinelli. Ma su tutti i punti, Romizi ha sottolineato che «dopo la presa di coscienza del disavanzo in cui versava il Comune, una situazione che sembrava dover sfociare nel dissesto» in 9 anni l’ente «ha non solo ad azzerato il disavanzo, ma ha registrato un consistente avanzo». Quasi dieci anni fa la previsione dell’originario piano di rientro parlava di 28 anni necessari per rimettere in ordine i conti di palazzo dei Priori, partendo dal disavanzo di 34,6 milioni. Sulla partita del recupero dell’evasione, in crescita continua rispetto agli anni passati (dai 6 milioni nel 2021 agli 11 per il 2023) c’è da sottolineare il picco per l’Imu, il cui valore accertato è passato da poco più di 3 milioni 2020 a 8 nel 2023. Per la Tassa dei rifiuti la cifra è analoga a quella precedente: 1,4 milioni rispetto agli 1,9 dell’anno precedente. Ma al 31 dicembre si incassano 37,5 milioni anziché 50, che è il valore del costo annuale del servizio.

Sul fronte degli investimenti, il rendiconto 2023 presentato ieri evidenzia una crescita della spesa media pro capite: 199 euro, mentre nel 2022 era di 119 euro. L’indebitamento totale dell’ente è di 99,4 milioni, di cui 5,3 milioni di nuovi mutui per il restyling dello stadio Curi. Romizi ha sottolineato che «da subito si è lavorato per raddoppiare e anche triplicare il valore medio dei piani di investimento precedenti.

E non sono stati tagliati i servizi». Tra gli esempi fatti, quello del sociale, con risorse passate da 9 a 22,6 milioni nel corso degli anni. Spiccano su tutti i fondi destinati ai temi dell’inclusione, della tutela dei minori e della povertà. «In dieci anni è stato distribuito 1 milione di pasti, in parte anche a domicilio». Evidenziato anche l’aspetto che Perugia «è fra le prime per assegnatari per fondi Pnrr in Italia». Il trend del debito residuo, proseguendo l’analisi del bilancio, ha registrato una riduzione del 40 per cento tra il 2010 e il 2023 e del 25% dal 2013, con un indebitamento pro capite che scende da 945 a 564 euro.

Allargando la lente, il bilancio evidenzia un risultato di gestione (al 31 dicembre) di circa 39 milioni di euro, 35 per la parte corrente e 4 per quella capitale. Il risultato di amministrazione è stato di circa 141 milioni di euro e ha consentito il riassorbimento integrale dell’intero disavanzo residuo e il primo avanzo positivo (5,7 milioni di euro). La gestione della tesoreria (31 dicembre scorso) ha registrato un saldo di cassa di 80,6 milioni, con un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Evidenziato poi l’aspetto dei tempi di pagamento dell’ente: il 2023 registra una media di 0,25 giorni. «I risultati conseguiti – ha detto l’assessore Bertinelli - attestano il grande impegno e l’importante lavoro che l’amministrazione comunale ha svolto nel corso del mandato ricevuto implementando e rendendo più efficienti i servizi resi alla cittadinanza e puntando alla realizzazione di importanti opere pubbliche, ultimate e in corso, volte ad un concreto ed effettivo miglioramento della vivibilità e della fruibilità della nostra città».

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