Dieci anni in difesa del territorio, delle buone pratiche e della salute della gente. Il Biodistretto della via Amerina ha festeggiato i dieci anni della fondazione. Ad ospitare l'appuntamento il museo del Forte Sangallo a Civita Castellana. E' stata una vera festa.
Presenti i sindaci dei tredici comuni che, formano l'associazione, le associazioni di categoria e degli agricoltori, politici regionali, rappresentanti della Regione Lazio, esponenti di altri Bio Distretti, rappresentanti dei partiti e anche tanta gente. Molta di più di quella prevista che dimostra come l'attenzione per il territorio di questo spicchio della Tuscia è molto sentita.
A fare gli onori di casa il presidente Famiano Crucianelli (applauditissimo) che nel suo intervento ha ricordato tutte le fasi di questi primi dieci anni di vita. Ha ripercoso molta attenzione e anche un pizzico di emozioni la strada fatta e parlato anche delle nuove sfide.
Tra gli ospiti anche Camilla Laureti, europarlamentare della commissione agricoltura.
Gli interventi sono stati tanti: « Il Bio distretto - ha detto il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri - è stato un baluardo nella salvaguardia e valorizzaione di questo territorio».
Il consigliere regionale Daniele Sabatini ha tracciato le linee guida e gli impegni della Regione Lazio, la collega Marta Bonafoni « Il Bio distretto - ha sottolineato - è stato un impulso ed un esempio per l'avvio di un modello di sviluppo che tiene insieme territorio ».
Sandra Pandolfi sindaco di Calcata ha portato il saluto dei colleghi e poi gli ha consegnato una targa ricordo in ceramica, realizzata dall'artista Mastro Cencio.
Lo staff organizzativo formato da Sandra Gasbarri e Vanessa Losurdo ha gestito l'appuntamento in maniera perfetta.
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