Sberna candidata alle europee, «un'occasione storica per la Tuscia»

Sberna candidata alle europee, «un'occasione storica per la Tuscia»
di Massimo Chiaravalli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:23

«Per il nostro territorio è un’occasione storica». Non ci gira tanto intorno Antonella Sberna. Anche perché, effettivamente, finora non era mai capitato di avere un candidato della Tuscia al Parlamento europeo. E ci sono anche buone possibilità che riesca a volare a Bruxelles, «almeno il 50 per cento», assicura lei, in corsa per Fratelli d’Italia alle prossime Europee dell’8 e 9 giugno.

«Giorgia Meloni, Nicola Procaccini e io: è la tripletta che presentiamo in questo territorio. Meloni - dice Sberna - è capolista in tutte le circoscrizioni, Procaccini è l’europarlamentare uscente e io sono l’unica candidata per la Tuscia, per la prima volta in assoluto. E mi tremano i polsi a pensare questa cosa. È un grandissimo riconoscimento, una candidatura che non c’era mai stata e che è importante non solo per Fratelli d’Italia ma per tutta la provincia». Ieri la presentazione, insieme al deputato Mauro Rotelli, al coordinatore provinciale Massimo Giampieri, al capogruppo di FdI in consiglio regionale (e marito) Daniele Sabatini. Una lista da 15 che «rappresenta una grande opportunità: dai sondaggi - continua - emerge che potrebbero scattare 5-6 seggi, c’è quindi il 50% di possibilità di essere eletta. Qui non ci sono stati mai né candidati, né tanto meno eletti».

Per la Tuscia il biglietto per Bruxelles potrebbe davvero essere staccato. Ma qual è la genesi della candidatura di Sberna? «Innanzitutto - commenta - è il riconoscimento tributato alla Tuscia per il lavoro svolto da Fratelli d’Italia negli ultimi anni. Arianna Meloni alla sua prima uscita ufficiale era venuta qui ad annunciare che avevamo diritto alla candidatura: è un segnale politico importantissimo, vuol dire che i rappresentanti locali godono a livello nazionale di grande considerazione.

Prima abbiamo lavorato sull’ottenimento della candidatura, poi sono stata indicata all’unanimità da tutto il coordinamento provinciale. Per me è un onore assoluto, dopo una militanza di anni. Ma sento anche una grande responsabilità».

La sua prima esperienza politica è stata proprio al parlamento europeo. «È così, ci ho lavorato, per me è un po’ un ritorno alle origini. Anche se un conto è arrivarci a 20 anni e un altro in questo modo». Il motto? «Non è un'istituzione così lontana dalla nostra vita quotidiana. I regolamenti europei arrivano diretti sul territorio. Tanti temi che ci toccano da vicino arrivano da lì e si riverberano a livello locale. Non è che mandiamo un rappresentante a Bruxelles e poi ce lo dimentichiamo lì: facciamo gli interessi della nazione». E ribadisce: «È un’opportunità storica per la Tuscia», una provincia a vocazione prevalentemente agricola, le istanze che si possono rappresentare avranno conseguenze dirette qui».

Reazioni in famiglia? «Sarà un lavoro che faremo insieme, è una sfida importante. Un grande orgoglio: lì per lì ti emozioni, poi senti il macigno di responsabilità sulle spalle, però pensi pure che se ti hanno designato devi combattere e lavorare per ottenere questo risultato - conclude Sberna - perché è veramente possibile per la prima volta nella storia entrare all’europarlamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA