Sulla chiusura di sei esercizi commerciali, per avere violato l'ordinanza anti-vetro del sindaco Luca Giampiero, infuria ancora la polemica politica a Civita Castellana. Il segretario di FdI, Edoardo Fortuna, attacca il capogruppo del Pd, Simone Brunelli.
Fortuna giudica «estremamente disdicevole il comportamento» di Brunelli, «consigliere che, per mera e strumentale propaganda politica e con l'intento di acciuffare un paio di like, accusa il sindaco di un “atto ostile verso le attività commerciali” e lo sbeffeggia con una foto, diffamatoria in relazione al contesto, solo per aver applicato, in seguito a relazioni di organi superiori, quello che prescrive la legge. Cosa non si fa per una manciata di popolarità!»
« Possiamo star qui a disquisire - dice ancora - se un’ordinanza obbligatoria per legge possa essere piu o meno equa, ma ciò che non dobbiamo mai perdere di vista è il fatto che la legge si rispetta. Sempre. Esprimiamo, contemporaneamente la nostra solidarietà a quelle attività commerciali che, nonostante gli sforzi messi in campo, sono state penalizzate da qualche cliente che, credendosi furbo e al di sopra della legge, ha eluso la sicurezza riuscendo ad uscire in strada o lungo il percorso con il bicchiere in mano».
Il Pd, dal canto suo, difende a spada tratta il capogruppo Brunelli.
«Esprimiamo solidarietà e assoluta vicinanza al consigliere Brunelli per la recente denuncia sporta dal sindaco Giampieri - ha detto la segretaria Nicoletta Tomei - La nostra condanna nei confronti di un sindaco che nell’incapacità di dare risposte e difendere la città sceglie la strada della denuncia ad un consigliere è sempre totale.
«Sindaco, invece di sporgere denuncia provi a spiegare ai cittadini, perché una delle maggiori manifestazioni della città debba essere percepita all’esterno come un’occasione in cui serve l’assetto da guerra; perché si sceglie di essere punitivi con i carnevalari e gli esercizi commerciali che contribuiscono alla festa e collaborano lealmente con le istituzioni nonostante oneri molto molto impegnativi da assolvere; perché non si riesca mai a mettere le persone nelle condizioni di arrivare preparati alle prime previsioni di pioggia».