Capitale europea della cultura, la sfida parte con San Pellegrino in fiore

Una passata edizione di San Pellegrino in fiore
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 6 Novembre 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 18:32

Anno Domini 2033. Ma da segnare il rosso sul calendario c’è anche qualche data del 2024, dal primo al 5 maggio. L’arco temporale parte però dal Medioevo, che farà da trait d’union tra le altre due date. La prima è quella della candidatura di Viterbo a capitale europea della cultura, la seconda segna invece il ritorno di San Pellegrino in fiore. Entrambe avranno proprio il Medioevo come tema caratterizzante, l’una in prospettiva dell’altra. La sindaca Chiara Frontini ci crede, tanto da aver adottato per il ritorno della storica manifestazione florovivaistica lo stesso schema della Macchina di Santa Rosa: un concorso di idee per il progetto di San Pellegrino in fiore, con un secondo bando destinati a chi dovrà realizzarlo.

«Cambierà tutto. Fino all’ultima edizione – dice la sindaca – esisteva l’ente autonomo San Pellegrino in fiore, proprietario del marchio, che organizzava. Ora che hanno scelto di non proseguire, il Comune vuole e deve farsene carico. La prima cosa che abbiamo fatto quindi è stata acquisire il marchio e registrarlo alla Camera di Commercio».

Secondo passo, il concorso di idee. Ed ecco due novità in una. «Il tema che abbiamo voluto dare sarà collegato alla candidatura a capitale europea della cultura 2033. Quindi inserire questo evento all’interno di un progetto così strategico per l’amministrazione vuol dire che puntarci forte». Il passaggio chiave nel concorso di idee spiega infatti che «il progetto dovrà tener conto di criteri estetici in sintonia con le caratteristiche monumentali delle piazze e delle vie sopra indicate, nonché di criteri di arredo urbano derivati dalle attuali concezioni di architettura del paesaggio.

Dovrà, inoltre, esprimere richiami e suggestioni legati al periodo medievale, tema portante della candidatura di Viterbo a capitale europea della cultura 2033».

Nell’ambito della quale «la manifestazione San Pellegrino in fiore rappresenta un evento di indubbia unicità e può, quindi, costituire un elemento centrale nel dossier di candidatura». Questi gli scorci interessati: piazza San Lorenzo, via San Lorenzo, piazza della Morte, via Pietra del Pesce, via Macel Maggiore, piazza San Carluccio, via San Pellegrino, piazza Scacciaricci, piazza San Pellegrino e piazza del Gesù.

L’evento, nato nel 1987 e interrotto dal 2020, «ha rappresentato un’importante occasione per valorizzare il centro storico di Viterbo, attrarre turisti e appassionati, e promuovere la bellezza del quartiere medievale grazie all’integrazione fra gli allestimenti floreali e lo scenario del quartiere medievale caratterizzato da scorci suggestivi e da l’austero colore del peperino».

Al vincitore del concorso di idee andranno 7.500 euro, al secondo classificato 2.500, al terzo 1.500, ai concorrenti dal quarto al decimo posto in graduatoria 500 a titolo di rimborso spese. Al vincitore sarà affidata anche la progettazione esecutiva degli allestimenti di arredo urbano florovivaistico e la direzione dei lavori, per un importo rispettivamente di 10mila e 6mila euro.

Infine la commissione: sarà formata da «esperti e designati dall’ordine degli architetti, degli agronomi, da due figure con specifiche e documentate competenze ed esperienze nel tema oggetto del concorso di idee e da un membro del personale interno».

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