Impianto plastica ad Arlena, iter agli sgoccioli: rilasciata l'Aia regionale. Anche Tarquinia va al Tar, udienza a dicembre

Impianto plastica ad Arlena, iter agli sgoccioli: rilasciata l'Aia regionale. Anche Tarquinia va al Tar, udienza a dicembre
di Simone Lupino
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Ottobre 2023, 10:39

Il progetto della Med Sea Litter ad Arlena di Castro prosegue il suo iter in ambito regionale: l’11 ottobre rilasciata l'Aia dalla direzione ambiente. Non è l'ok definitivo, ma quasi. Sull’altro fronte, invece, è stata fissata al 6 dicembre l’udienza al Tar del Lazio in cui saranno discussi i ricorsi di chi si oppone alla realizzazione dell’impianto rifiuti. Con un colpo di scena. A quelli già noti proposti dai comuni di Tuscania e Tessennano,  paesi limitrofi, se ne è aggiunto un altro. A depositarlo il Comune Tarquinia. L’amministrazione Giulivi, emerge dalle carte, si era mossa con un ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E’ stato deciso che i ricorsi saranno trattati davanti al Tar lo stesso giorno poiché “oggettivamente connessi”.

L'ITER
Più vicino in Regione Lazio il via libera definitivo alla costruzione di una piattaforma per il recupero di materie plastiche da rifiuti marini e non, con annessa discarica di servizio (806mila metri cubi) in una ex cava in località La Banditaccia. L’iter amministrativo ha fatto un altro step in avanti. Dopo la pubblicazione della determina favorevole di Via dello scorso 16 maggio, adesso è arrivata anche l’Autorizzazione integrata ambientale, l’Aia appunto. L’atto emesso l’11 ottobre porta anche stavolta la firma della direzione ambiente della Regione. Il rilascio dell'Aia rappresenta salvo ribaltamenti sul fronte della giustizia amministrativa l'anticamera del Paur, il provvedimento autorizzazione unico regionale.

L'AIA
La società proponente, la Med Sea Litter con sede legale a Viterbo, è chiamata ad attenersi a 239 condizioni di vario genere, da prima della costruzione dell’impianto fino al momento della chiusura e della bonifica del sito. Sono indicate una per una nell’allegato tecnico che accompagna la determina di Aia. Nella documentazione vengono ricordate poi le caratteristiche del progetto proposto. Si parla di “una piattaforma di valorizzazione e riciclo di materie post-consumo, beach litter e marine litter (60.000 tonnellate/anno), con annesso stoccaggio definitivo delle frazioni non riciclabili (34.000 tonnellate/anno)”. Il progetto è “finalizzato al recupero di materie plastiche attraverso operazioni di selezione e lavaggio dei rifiuti abbandonati in mare e in spiaggia, dei rifiuti costituiti dal sovvallo derivante da impianti di trattamento meccanico dei rifiuti solidi urbani (con recupero di materie da sottrarre alla combustione o allo smaltimento in discarica) e dei rifiuti plastici da raccolta differenziata”. Per il Comune di Arlena 600 mila euro l'di royalties, sulla base di una convenzione.

PIOGGIA DI RICORSI
In cinque al Tar contro l’impianto: i comuni di Tuscania e Tessennano (che lamentano di non essere stati invitati alla conferenza dei servizi), Tarquinia, una impresa privata e il Comitato per la salvaguardia del territorio di Arlena, composti da cittadini del circondario, depositato al presidente della Repubblica e pure questo trasposto al Tar. Tutti chiedono l’annullamento della pronuncia di Via numero G06688 del 16 maggio emessa a seguito della conferenza dei servizi sulla base dei pareri favorevoli di tutti gli enti per le proprie competenze, tra cui Comune di Arlena, Provincia di Viterbo e settori interni della Regione.

Unica contraria la Soprintendenza, ma in assenza di vincoli esistenti sull’area di progetto, il parere delle belle arti è stato ritenuto non vincolante. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA