Ad Arlena di Castro si è costituito nei giorni scorsi un comitato di cittadini il cui scopo è la "salvaguardia dell'ambiente, del paesaggio e del territorio". Tra le prime battaglie che vengono annunciate in una nota c'è quella contro la realizzazione in loco della piattaforma per il recupero di materie plastiche provenienti da rifiuti marini, e non solo marini, con annesso sito di stoccaggio da 800mila metri cubi destinato agli scarti.
L'obiettivo è "evitare che l’ambiente naturale e il territorio possano essere compromessi, in modo irreversibile, dalla realizzazione dell’impianto–discarica in località Banditaccia". A questo proposito vengono citate alcune osservazioni estratte dal parere negativo della Soprintendenza, secondo le quali quel progetto "costituisce un elemento incongruo in un contesto da ritenersi di particolare interesse paesaggistico”. E le cui opere “non appaiono compatibili con la tutela del contesto territoriale di riferimento”.
Ma il comitato vuole anche "evitare che la salute dei cittadini possa essere messa a rischio e subire danni per impatti da rumore, produzione di polveri ed emissioni in atmosfera". Una preoccupazione dovuta al fatto che l’impianto in località Banditaccia è "ubicato a distanza inferiore a 1000 metri da molti punti dell’abitato e molto inferiore a 1500 metri da edifici funzioni sensibili" quali scuola, impianto sportivi come la palestra, case di riposo, o una casa famiglia.
Sulla tutela dei cittadini, dell’ambiente e del territorio, il comitato si dice pronto a "organizzare campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali" e a "collaborare con tutte le amministrazioni pubbliche interessate". Il comitato si coordinerà inoltre con "altri comitati e associazioni che a livello locale, regionale e nazionale perseguono analoghe finalità". E non esclude, "ove necessario", di intraprendere "opportune azioni legali".