Sarà il 5 dicembre il giorno X per l’ampliamento della discarica di Monterazzano. E’ stata convocata per quella data la terza e ultima seduta della conferenza dei servizi in ambito regionale sul progetto presentato dal gestore, Ecologia Viterbo. La riunione si svolgerà da remoto. Quel giorno si saprà se la realizzazione del nuovo invaso da quasi un milione di metri cubi verrà autorizzata o meno. Scontato che l’ampliamento si farà. La discarica è quasi esaurita. Diversamente, i 60 comuni della Tuscia non avrebbero più sbocchi per i propri rifiuti. L’attesa semmai è per sapere se l’ampliamento sarà ad uso esclusivo della nostra provincia oppure a servizio di tutto il Lazio, ipotesi prospettata nel parere emesso a giugno dall’area rifiuti della Regione. A quel punto, Viterbo continuerebbe suo malgrado a svolgere la funzione di discarica del Lazio. Da anni il sito in strada Lemme si trova ad accogliere i rifiuti provenienti da Roma, Rieti, Frosinone, Latina a causa del deficit impiantistico in queste province.
“La conferenza è finalizzata all’acquisizione dei pareri di tutte le amministrazioni competenti o comunque potenzialmente interessate per il rilascio del provvedimento di Via e dei titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto”. Al momento gli unici ad essersi pronunciati sono la Soprintendenza con parere sfavorevole (il no riguarda l’impatto paesaggistico) e l'Autorità di bacino (parere parzialmente negativo). Ecologia nei giorni scorsi ha fornito le proprie risposte, ritenendo di aver superato in entrambi i casi i motivi del dissenso.
Restano abbottonati tutti gli altri soggetti.
“Ciascun ente o amministrazione convocato alla riunione è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell'amministrazione stessa”. Chi nominerà il Comune come proprio rappresentante? In teoria potrebbe essere il sindaco stesso. In altri procedimenti è successo. E Frontini ha già partecipato alle prime due conferenze dei servizi, novità assoluta per un sindaco di Viterbo. Sarà così? O in alternativa ci sarà una figura tecnica? Attesa anche per il parere della Regione, che terrà conto di quello di tutti i suoi settori interni. Il voto degli "astenuti" o degli assenti vale favorevole.
Intanto continua la raccolta firme di Viterbo 2020. “Viterbo ha già dato, è ora che ogni provincia, Roma in primis, si doti dei propri impianti di smaltimento. Ogni ampliamento deve essere solo a servizio della Tuscia”, ha dichiarato la sindaca.