Viaggio in Norvegia, i fiordi da vedere e da gustare: le esperienze da non perdere

Alla scoperta delle tradizioni dell’Hardangerfjord e dei remoti villaggi del Sognefjord, passando per Voss, regno dell’outdoor adrenalinico, per un avventuroso rafting tra le rapide

Il Sognefjord
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Sabato 8 Luglio 2023, 08:12

Una grande ghianda su un albero promette il risveglio più scenografico a Bergen. La curiosa “Konglen” ospitata nel boschetto in cima al Monte Fløyen, 320 metri di quota raggiungibili in sei minuti con la centenaria funicolare di Fløibanen, offre infatti un punto di osservazione privilegiato, per ammirare dall’alto l’antica capitale della Norvegia in tutta la sua vastità, fino a raggiungere gli edifici in legno del colorato molo di Bryggen, porto anseatico in passato, oggi Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Cinta da sette cime, la città è considerata l’ideale punto di partenza di un viaggio “on the road” alla scoperta dei fiordi. Una “porta” per accedere allo scenografico mondo incantato, in estate, delle maestose montagne in fiore con i picchi ancora innevati, che si specchiano nelle ammalianti acque blu fluorescente e verde smeraldo dei lunghi bracci del Mare del Nord che, dalla costa, si insinuano nell’entroterra più remoto. E poiché esplorare queste bellezze è il sogno di una vita di molti turisti amanti delle mete naturalistiche, ecco cosa fare, tra esperienze outdoor, tappe enogastronomiche e soggiorni di design, durante una vacanza di cinque giorni da trascorrere nei due maggiori fiordi della Norvegia: il Sognefjord, il più lungo e profondo con un’estensione di 204 chilometri, e l’Hardangerfjord. Senza dimenticare di passare per Voss, regno degli sport adrenalinici. 

In Norvegia tra l’Hardangerfjord e il Sognefjord: i “must do” del viaggio 

Una vacanza estiva nei fiordi è sovente nella “bucket list” dei turisti. Durante la bella stagione, la natura norvegese viva pur rimanendo quasi immacolata, dà infatti il meglio di sé. E così, placida ma al contempo rigogliosa, si ammanta di bellezza con gli alberi in fiore e le cascate a spumeggiare, lasciando risuonare come in un melodioso scrosciare, gli impetuosi flussi d’acqua che saltano nel vuoto. La meta migliore da cui partire per questo tipo di viaggio è Bergen, interessante città fondata nel lontano 1070, che merita una tappa prima di vivere l’incanto dell’Hardangerfjord e del Sognefjord, passando per Voss, con differenti e complementari esperienze all’insegna della natura, dell’avventura e dell’enogastronomia.

Bergen e dintorni tra trekking con i troll, tappe culinarie e una speciale cascata

Al risveglio, l’affaccio dalla stanza a forma di ghianda (prenotabile su www.floyen.no) sul Monte Fløyen è ammaliante: Bergen, la “Porta dei fiordi”, è il pittoresco colpo d’occhio in lontananza, mentre la foresta tutta intorno resta in attesa di essere esplorata lungo i suoi sentieri. Imperdibile, tra questi, è la curiosa passeggiata a tema Troll, per incontrare le riproduzioni in legno di queste leggendarie creature buffe e spaventose, le cui storie sono state tramandate nei secoli e i cui volti sono celebri grazie alle illustrazioni del pittore norvegese Theodor Kittelsen, ospitate nel Museo nazionale di Oslo. E proprio accanto al boschetto di Trollskogen si prepara a spalancare di nuovo le porte come tappa gourmet in quota lo storico Fløien Folkerestaurant, dopo un importante intervento di ristrutturazione. A valle, un altro edificio del passato accoglie gli avventori: il ristorante Engen, aperto di recente in un palazzo settecentesco rinomato per la sua sontuosa sala da ballo, frequentatissima nei secoli passati. Gli interni omaggiano il neoclassicismo, ma il design è glamour, tra tessuti morbidi e nuance calde di alcuni arredi. Alle pareti, i dipinti invitano al relax, con le loro scene naturalistiche dei dintorni di Trondheim, città sul fiordo nella contea di Trøndelag, la eccellente “dispensa gastronomica” della Norvegia. Il menu propone delle generose tagliate di carne o del pesce al vapore, serviti con delle squisite salse (di cui una buonissima al mais) adagiate su delle alzatine. La permanenza a Bergen, però, è solo la vigilia del viaggio vero e proprio, un susseguirsi di tappe nei fiordi, a partire dall’Hardangerfjord. Una meta che vanta come prima esperienza da non perdere, la possibilità di ammirare una cascata da una prospettiva insolita. La Steindalsfossen, che si trova vicino al villaggio di Norheimsund, permette di camminare, infatti, in tutta sicurezza e senza bagnarsi, dietro al suo possente getto d’acqua che compie un salto di 50 metri, e di raggiungere il punto panoramico per guardarla anche dall’altra parte. Occasione rara che ha reso il sito una delle attrazioni più popolari della Norvegia. 

La grande ghianda “Konglen”

L’Hardangerfjord tra visite culturali, tradizioni tipiche, gite in barca e una “toilette” da favola

Uno storico rimessaggio con esperti forgiatori e carpentieri è la casa temporanea di alcuni gioielli del mare del passato, usati un tempo come cargo, traino per altre barche o, ancora, per trasportare i lavoratori da un villaggio all’altro dell’Hardangerfjord. Sono le antiche imbarcazioni in disuso che riprendono vita nel Museo Marittimo di Hardanger, aperto alle visite. Il tipo di restauro conservativo attuato è nella lista Unesco Cultural heritage, essendo realizzato con materiali originali dei natanti e con le tecniche della loro epoca (ma tenendo sempre conto della sicurezza a bordo). A finanziare il lavoro è The Norwegian Directorate for Cultural Heritage. Sempre qui sono ormeggiate delle barchette a remi disponibili per chi vuole affittarle: la gita nel fiordo è indimenticabile, quando l’acqua è placida e lo scenario soleggiato. E per un’uscita in mare da vero “local”, sale a bordo anche uno dei buonissimi sidri del territorio. Come l’Humlepung del vicino villaggio di Aga. L’Hardangerfjord, del resto, vanta i migliori frutteti della Norvegia, grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche del fiordo. Così, i suoi meleti danno vita alle succose e pluripremiate “bollicine d’oro” della Norvegia, dette altresì lo “Champagne nordico”. Sorseggiarne un calice aggiunge allegria all’indugiare nell’incanto del cielo rosato dell’estate. Si compie, poi, la magia più tipica se, man mano che si scivola sull’acqua cullati dal tepore della bella stagione, risuona in lontananza la magnetica melodia dell’Hardingfele, l’affascinante strumento a corda nato in questo territorio e suonato in passato dai pescatori e dagli agricoltori dei villaggi. Oggi orgoglio nazionale, questo violino con otto o nove corde realizzato con un legno sottile, viene prodotto ancora a mano da quei pochi artigiani del luogo che ne sono capaci. Come Ole Gjierde, che nel suo laboratorio vicino a Fosse, visitabile su richiesta, impiega fino a 150 ore per dare vita a ogni nuovo esemplare. Con le tradizioni del posto impresse nella mente e nel cuore, il viaggio continua alla volta di Voss, lungo una delle 18 strade nazionali le cui meraviglie naturali vengono amplificate da arte, design e architettura. Lo stupore è assicurato quando si raggiunge l’area di sosta Tyrvefjøra: nella baia, ecco una “toilette da favola” realizzata all’interno di due possenti tronchi di pino e cemento, con un grande tetto che sembra galleggiare nell’aria. 

Museo Marittimo di Hardanger

Voss tra rafting, soggiorni di design e un corso per imparare i segreti di una antichissima Ale

I suoi fiumi sono considerati “le montagne russe” della natura e per chi vuole sfidarli in sicurezza, Voss Active promette un avventuroso rafting nelle rapide di quella che viene considerata la “capitale” dell’outdoor adrenalinico della Norvegia. Tra improvvisi salti, manovre tecniche e incisive remate, l’escursione fluviale è davvero ricca di azione (la prima parte è adatta anche ai meno esperti; la seconda richiede agilità e una buona dose di coraggio). Dopo l’attività, non manca dove trascorrere dei momenti di meritato relax, con sostanziosa tappa golosa: al caffè Elvatun, nella sede del tour operator, ci si rifocilla, mentre su uno schermo scorrono le immagini (acquistabili) dei momenti più divertenti del rafting. Fuori, nella sua panoramica terrazza sul lago, una sauna e due vasche idromassaggio invitano a concedersi ancora ristoro in questa oasi di pace, dove di recente è stato inaugurato l’Elva hotel. Un indirizzo di design già apprezzato dagli italiani (i primi a prenotarlo), per un soggiorno rilassante in una delle unità abitative che portano i nomi dei fiumi e delle cascate del territorio. Eleganti, luminosi e panoramici, questi monoliti di legno e vetro sono in perfetta armonia con lo scenario che li accoglie, vocato al conforto. Ci si immerge, invece, nelle immancabili tradizioni vichinghe quando si visita la Norvegia dei fiordi, varcando la soglia della non lontana “smokery house” di Eldhuset Dale: una casupola di legno dove una grande pentola sul fuoco dà vita, grazie all’antichissimo lievito locale Kveik, a una gustosa “Ale”, fatta proprio come la bevevano i temutissimi esploratori del Nord. Il titolare mantiene viva così questa ricetta del passato tramandata tra le comunità rurali della Norvegia occidentale, che è rimasta più isolata nei secoli rispetto al resto del Paese, fattore che ha favorito il mantenimento delle sue tradizioni. E per far conoscere il mondo che più lo appassiona, l’artefice della affascinante “bionda” propone un corso “Full brewery”, con pernottamento nella sua guesthouse.

Una 48 ore speciale, per partecipare alla preparazione della fase della birrificazione, dall’uscita nel bosco a recuperare bacche di ginepro e bastoncini di legno, a dei momenti nella “smokery house”, per altri passaggi. L’appuntamento conviviale della cena tipica con i prodotti locali di una vicina fattoria di montagna, è l’occasione per approfondire la storia della Ale, e, certamente, per assaggiarla. 

Rafting a Voss

Il Sognefjord tra baie vichinghe e uscite in barca verso remoti villaggi e sulle tracce di Frozen

Dopo una serpeggiante e lunga strada di montagna, si raggiunge Vik, un pittoresco centro abitato che conserva un pungo di casette rosse di legno che, un tempo, davano riparo alle barche. È la prima linea di abitazioni sulla baia del fiabesco Sognefjord, con lo Jostedalsbreen in lontananza, così maestoso nonostante la distanza: è il più grande ghiacciaio dell’Europa continentale: 487 chilometri quadrati di superficie per uno spessore che tocca i 600 metri. Ospitata nel cuore di un generoso distretto agricolo di fragole e mirtilli rossi che danno vita a vitaminici succhi locali, Vik è la tappa culturale con tre luoghi d’eccezione: una chiesa di legno (Stavkirke) risalente al 1130, tra le più antiche della Norvegia; un altro luogo sacro realizzato quattro decadi dopo, ma con la pietra, materiale insolito che rende il sito una tappa interessante, anche per i tesori che conserva al suo interno; infine, la collinetta di Moahaugane, un tumulo funerario vichingo. E sempre in questa località si produce, in un caseificio, una prelibatezza locale (ma solo per palati forti) molto in voga già al tempo dei guerrieri norreni: la sua lunga conservazione la rendeva cibo ideale per le esplorazioni in mare. È il Gamalost, il formaggio tradizionale norvegese realizzato ancora seguendo l’antica ricetta, dal colore giallo-bruno e dalla consistenza granulare, rinomato per il sapore deciso e per essere molto proteico e per nulla grasso. Il divertimento con panorami mozzafiato è garantito, invece, esplorando il Sognefjord con Vik Advenutre: a bordo di un gommone RIB (a chiglia rigida), si va alla scoperta dei villaggi più nascosti e inesplorati, prima di raggiungere a tutta velocità Balestrand. Una cittadina sul fiordo famosa per la Chiesa di Sant’Olav, i cui interni hanno ispirato il luogo dell’incoronazione di Elsa nel film Frozen - Il regno di ghiaccio. Gli scenari da fiaba continuano costeggiando il Kviknes hotel, elegante gioiello color crema dell’hospitality d’antan, prezioso per la sua antica struttura in legno. Con la favoleggiante escursione che volge al termine, si conclude il viaggio, che regala l’ultimo assaggio della stupefacente natura nordica estiva quando, a bordo del battello espresso, si torna a Bergen per volare a casa. 

 

Un remoto villaggio del Sognefjord

 

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