Giubileo, il Vaticano è fiducioso che i ritardi verranno colmati, intanto la Rai prepara uno speciale in onda su Rai Uno

monsignor Rino Fisichella
di Franca Giansoldati
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 21:10

Il Giubileo è alle porte, si lavora alacremente sia in Vaticano che in Italia ma ci sono ancora ritardi da colmare. «C'è un tavolo a Palazzo Chigi dove una volta ogni 20 giorni circa ci incontriamo per capire a che punto siamo nell'organizzazione e mi sembra che alcuni ritardi debbano essere recuperati». Monsignor Rino Fisichella, Pro Prefetto del Dicastero dell'Evangelizzazione, delegato di Papa Francesco all'organizzazione dell'Anno Santo, alla presentazione di «Davanti alla porta santa», prima puntata del settimanale della Rai in onda su Rai 1 a partire da domenica 25 febbraio alle 24.45 e su RaiPlay, fa il punto della situazione.

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«Questo è un Paese dove la burocrazia è alle stelle quindi anche per chi nell'amministrazione pubblica deve effettuare dei lavori c'è da aspettare sei mesi per fare un appalto europeo come previsto dalla legge - spiega Fisichella - È ovvio che se a un evento come questo che cade ogni 25 anni ci si prepara cinque anni prima non si arriva con l'acqua alla gola ma se si inizia a pensare al Giubileo a partire dal 2022 è chiaro che qualche apprensione in più si possa creare.

Io però ho fiducia che le grandi opere immediatamente possano essere pronte tra fine ottobre e novembre».

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In uno studio commissionato dal Vaticano alla facoltà di sociologia di Roma Tre si ipotizza una proiezione di oltre 32 milioni di pellegrini in arrivo l'anno prossimo: «Il Giubileo non si giudica dai numeri ma dall'intensità con cui viene vissuta l'esperienza spirituale tuttavia è inevitabile che una cifra come questa metta sia il governo che il Comune di Roma - nella persona del commissario - in apprensione per poter dare una risposta di accoglienza positiva di Roma e di tutta Italia ai pellegrini, perché chi viene per il Giubileo si muove anche per il Paese» ha aggiunto l'arcivescovo.

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Ogni Giubileo «ha una sua caratteristica e una storia che deve essere rispettata». Quello del 2025 «si caratterizza per la presenza nel mondo di situazioni di divisione, violenza, di debolezza» dai conflitti internazionali alla violenza contro le donne. Quando il Papa «ha dato il motto 'pellegrini di speranzà eravamo ancora nel bel mezzo di una pandemia che lascia ancora segni nelle vite delle persone. C'è bisogno di dare un volto concreto al sentimento di speranza» e di recuperare «un profondo senso di umanità e dignità».

Fra i vari racconti nel programma della Rai quello delle croci giubilari che tra il 1900 e il 1910 furono erette da nord al sud Italia per volontà di Leone XIII. Inoltre si parla di alcuni personaggi, poco noti, per esempio il solo scultore in vita che ha realizzato una Porta santa, quella di Santa Maria Maggiore. Tra gli altri servizi anche un approfondimento «sulle varie forme di preghiera dai santuari ai giovani, dalle carceri al rapporto tra preghiera e intelligenza artificiale». Si aprirà anche «una finestra sul mondo, con i nostri ambasciatori che ci racconteranno se nei vari Paesi si parla già di Giubileo e come le comunità italiane si stanno organizzando». 

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