Roma, dal Lungotevere ai ponti: il 90% delle opere in città pronte per il Giubileo

L'assessore ai lavori pubblici Segnalini: l'avanzamento dei lavori è significativo

Roma, dal Lungotevere ai ponti: il 90% delle opere in città pronte per il Giubileo
di Fernando M. Magliaro
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Febbraio 2024, 07:15

«Tutte le opere del Giubileo di competenza dell'assessorato sono appaltate. E il 90 per cento dei cantieri sarà terminato in tempo per l'apertura della Porta Santa» che, l'8 dicembre di quest'anno, segnerà ufficialmente l'avvio delle celebrazioni liturgiche. E più di qualcuno chiuderà anche prima. L'annuncio arriva da Ornella Segnalini, assessore ai Lavori pubblici della Giunta Gualtieri ascoltata in Commissione Giubileo ieri mattina. Un'ora durante la quale Segnalini ha sciorinato uno dopo l'altro opere e interventi, problemi e soluzioni. Anticipando anche nuovi cantieri che ridisegneranno almeno in parte il volto di alcune zone della Capitale.

 

I tempi

In una città da sempre nota per i suoi tempi lunghi nel realizzare le grandi opere, spicca la più che concreta possibilità che le tre più grandi e caratterizzanti opere per l'Anno Santo - piazza Pia, piazza della Repubblica e il ponte dell'Industria - riescano a chiudere anche prima dell'8 dicembre. Nel corso dell'audizione, Segnalini ha spiegato: «lo stato di avanzamento di questi cantieri è significativo e potremmo anche chiudere in anticipo». Anche se poi, ci tiene a precisare: «L'inghippo è sempre dietro l'angolo. Evitiamo l'annuncio prematuro». A Piazza Pia è stata terminata la lavorazione dei sottoservizi, la parte più complessa del cantiere. Il Ponte dell'Industria marcia a ritmo sostenuto e per il Giubileo tornerà ad essere percorso dalle auto e, novità, anche dai bus visto che il lavoro ha visto allargare le carreggiate modificando la struttura del ponte per renderla in grado di sopportare il peso dei bus. «Piazza della Repubblica e via Einaudi stanno venendo benissimo. Abbiamo un nuovo sistema per collocare i sampietrini: un nuovo basamento e una sabbia speciale che, al momento della rifinitura finale, consente di sigillare bene gli spazi fra un cubo di porfido e l'altro. Costa un po' di più ma consente di avere un inferiore livello di manutenzioni. Anche qui, siamo in una fase avanzatissima».

 

Zona Vaticano

Altro capitolo che dovrebbe chiudere in anticipo rispetto all'8 dicembre è quello proprio del recupero delle pavimentazioni storiche, come lo chiamano in Campidoglio, cioè il rifacimento dei sampietrini. Via Corridori, zona Borgo Pio dietro San Pietro, è già alla seconda fase e stanno partendo i cantieri nelle strade adiacenti, come via Boezio. E, poi via Giulia, Portico d'Ottavia e via della Lungara. Interventi che, più o meno tutti, si concluderanno prima che il Pontefice aprirà la Porta Santa.
Altri cantieri dove si corre è quello dei Lungotevere: per il Giubileo tutti i tratti carrabili saranno stati completati. E intanto si lavora sui ponti e sui marciapiedi. Se lungotevere Testaccio e ponte Sant'Angelo sono già terminati, adesso gli operai stanno sistemando i piloni di ponte Risorgimento.
Sempre in zona Prati, è ormai in conclusione l'iter per far partire il cantiere di riqualificazione di piazza Risorgimento: verrà allargata sia la parte pedonale sul lato di San Pietro sia su quello di via Ottaviano dove gli attraversamenti pedonali saranno rialzati. In più, è prevista la costruzione di un infopoint e due bagni pubblici a servizio dei turisti. Tutti interventi che si concluderanno prima dell'8 dicembre.
E, a proposito di basiliche, a giorni partirà il cantiere per rifare il sagrato di piazza San Giovanni con fontane e verde. In questo caso, l'intervento si rifà come ispirazione ai pavimenti della Basilica che vennero realizzati fra il 1099 e il 1227 dalla famiglia dei "Cosma" in uno stile unico che univa i disegni e le trame dell'arte romana e bizantina. La nuova piazza San Giovanni, in pendenza del 4% come l'attuale, avrà una serie di fontane e un sistema di riciclo delle acque che sarà anche a prova di vandali e danneggiamenti. Nel progetto è previsto il rifacimento anche del sagrato della adiacente Scala Santa ma, «poiché lì sotto sono collocati anche i capolinea di bus molto utilizzati dai turisti» l'intervento sarà posticipato a dopo la fine dell'Anno Santo per non creare interferenze alla mobilità dei pellegrini.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA