La vicenda, che ha visto impegnati gli agenti del commissariato diretto da Marco Tangorra nel recuperare un uomo di 53 anni in fuga dagli arresti domiciliari, inizia sabato mattina: l'uomo esce di casa e non torna piú.
Evidente che si tratti di una fuga, evidente anche per i pare ti e familiari che vivono con lui e che avvertono la sala operativa del commissariato: iniziano immediatamente le ricerche che si protraggono per diverse ore finchè, in serata, l'uomo viene avvistato sulla banchina della stazione in attesa di un treno per Perugia.
Porta un borsone con indumenti ed effetti personali, a conferma dell'idea di fuggire. Sono le motivazioni a sconcertare gli agenti: «Non sopporto piú mia cognata» con la quale si trova costretto a convivere e con la quale avrebbe continue liti. «Meglio il carcere che vivere con lei» sarebbe stato sentito dire mentre i poliziotti lo riportavano agli arresti domiciliari.
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