A Terni record di sale videolottery
allarme della commissione antimafia
per le possibili infiltrazioni della malavita

A Terni record di sale videolottery allarme della commissione antimafia per le possibili infiltrazioni della malavita
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Lunedì 28 Aprile 2014, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 15:58
TERNI - Gli appalti sono sempre meno ricchi e la criminalit organizzata si sta muovendo perch i gettiti delle sue entrate non diminuiscano. Uno dei settori in cui la sua attività sembra essere più fiorente oggi è quella del gioco d’azzardo. E Terni, con le sue 20 videolotterie, è a rischio più di Perugia, che ne ha solo 14.



L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dall’osservatorio antimafia della Regione, dopo una serie di audizioni condotte dalla commissione. Nel ternano la movimentazione di denaro data dal gioco comincia ad essere consistente e secondo il presidente della commissione antimafia regionale, Paolo Brutti «non va sottovalutato», sia per la movimentazione di denaro che si sta creando, sia perché il gioco crea una dipendenza del tutto paragonabile a quella dell’alcol e colpisce, secondo la ricerca effettuata, in particolare, una fascia d’età alta, gli over 65.



Un anziano su tre, secondo una ricerca condotta da Libera e dall’Auser è a rischio dipendenza da gioco.

«Dalle audizioni compiute risulta evidente come l’impatto sociale di un giovane dedito all' abuso di alcool non è diverso dalla pensionata caduta in miseria per il “gratta e vinci”. Si tratta in entrambi i casi di compulsioni allo stato primario, ma quella del gioco d'azzardo è socialmente accettata, malgrado le gravissime ricadute che questo comporta, perfino economiche, quando a cadere nella rete sono centinaia di piccoli imprenditori - ha spiegato il presidente Brutti – In Umbria dai dati della Guardia di Finanza, avvalorati anche in audizione con la Commissione, le sole giocate elettroniche superano i due milioni di euro il giorno».



Se a questo si aggiungono altri due campanelli d’allarme scattati su Terni – i sei morti per overdose nel 2012, che sono stati un picco da “monitorare” secondo la commissione anti mafia «anche perché Terni è molto più piccola di Perugia» e il consumo quotidiano di eroina di poco inferiore a Perugia: 3 dosi giornaliere ogni mille abitanti al giorno contro le 5 di Perugia, uguali a quelle consumate a Milano, Torino e Firenze – anche Terni, secondo la commissione antimafia, è «una realtà da tenere sotto controllo».
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