Terni, un pezzo di città blindata per la disinfestazione dopo un caso di virus Dengue

Terni, un pezzo di città blindata per la disinfestazione dopo un caso di virus Dengue
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 18 Aprile 2024, 08:41

TERNI - La macchina con l’altoparlante percorre a passo d’uomo un pezzo di città.

Sono le dieci di sera. La voce metallica che fa tornare alla mente i giorni duri del lockdown avverte i residenti che dalle 23 e fino al mattino seguente debbono stare tappati in casa e proteggere i propri animali di affezione.

Non si può tenere la biancheria stesa, i condizionatori vanno spenti e bisogna proteggere con cura ogni oggetto che è all’esterno perché i prodotti utilizzati sono altamente tossici.

La disinfestazione a tappeto della zona di San Martino, vicino allo stadio Liberati, e di una lunga lista di vie intorno a piazza Valnerina, è una scelta obbligata.

Lo è dopo che una donna di 56 anni, rientrata in città dopo una vacanza in Brasile, è finita in ospedale con la febbre alta e sintomi che hanno imposto la massima attenzione. La signora, hanno accertato i sanitari del “Santa Maria”, è affetta dalla febbre virale Dengue, trasmessa dalla temuta zanzara tigre.

E’ il primo caso di contagio a Terni e fa scattare un’allerta che fa mettere in moto la macchina della disinfestazione a tappeto di tutte le zone frequentate dalla donna.

Le sue condizioni per fortuna non destano preoccupazione.

Ma il rischio che il suo sangue possa essere stato succhiato da una delle tante zanzare che non hanno abbandonato la città neppure nei mesi invernali non può essere sottovalutato.

Le zone interessate dalla disinfestazione sono quelle in prossimità del luogo dove la 56enne risiede e quelle che ha frequentato per ragioni di lavoro.

In campo una quindicina di persone tra volontari delle associazioni di protezione civile e personale del Comune di Terni in reperibilità. A loro il compito di affiggere in fretta e furia, nella serata di martedì, i cartelli per avvisare i residenti delle vie interessate alla disinfestazione che debbono stare tappati in casa.

Alle operazioni in strada di San Martino era presente l’assessore alla protezione civile del Comune, Marco Schenardi: «E’ stato fatto tutto quello che l’Usl ci ha indicato - dice - oggi è stato fatto un trattamento meno invasivo e tutto si è svolto senza difficoltà».

A San Martino, dove l’obiettivo era di fare presto perché la mattina sarebbero arrivati gli ambulanti del mercatino del mercoledì, a un certo punto si è inceppato il nebulizzatore ma questo non ha creato grossi problemi: «Il trattamento è stato fatto con la lancia - dice l’assessore Schenardi - c’è voluto un po’ di tempo in più ma in compenso la dispersione del liquido è stata minore».

Presente anche Walter Giammari, funzionario dell’ufficio protezione civile del Comune di Terni: «L’operazione per uccidere le zanzare che giravano nelle aree a rischio si è svolta senza difficoltà - dice Giammari.

Ora si sta procedendo alla disinfestazione contro le larve di zanzare ma è molto meno invasiva di quella che è stata fatta nella notte».

Nelle ore in cui la zona intorno a piazza Valnerina era blindata e deserta per la disinfestazione per prevenire ogni ipotesi di contagio Dengue, i ladri ne hanno approfittato per mettere a segno l’ennesimo furto in un’area già messa a dura prova per le incursioni dei malviventi. Alle due di notte il furto nel negozio di frutta e verdura di via Porta San Giovanni. Bottino un computer e denaro contante prelevato dalla cassa.

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