Terni, il forum degli ambientalisti alla Regione:
"Rifiuti zero unica strategia"

Terni, il forum degli ambientalisti alla Regione: "Rifiuti zero unica strategia"
di Paolo Grassi
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Sabato 14 Settembre 2013, 17:41
TERNI No alla produzione di combustibile solido secondario (css) da incenerire nei cementifici, sì alla strategia Rifiuti zero. Alla Regione, che approverà le linee di indirizzo del piano dei rifiuti, arriva da Terni l'azione di un forum per l'ambiente. Lo costituiscono diversi soggetti, accomunati dalla contrarietà verso la termovalorizzazione.

Diversi, ma non tutti. Altri soggetti, che condividono le stesse battaglie, non ne fanno parte. A partire dal comitato No inceneritori ed a proseguire con il Movimento cinque stelle. Ci sono soggetti politici come l'Italia dei valori, Rifondazione comunista ed i Giovani comunisti ma non c'è Sinistra ecologia e libertà che pure ha condiviso con loro questa battaglia. «Perchè non c'è Sel? Andrebbe chiesto a loro». Del forum fanno parte anche Legambiente di Stroncone e Federconsumatori. A questi si unisce la segretaria del circolo Polymer del Pd Daniela Mercorelli.

Si vogliono sensibilizzare cittadini ed istituzioni ed è stata avviata una petizione. Le firme (affinchè si aggiungano alle 6.500 già raccolte in passato) si prenderanno sulle piazze e sul sito www.firmiamo.it. «Rifiuti zero – dice Alessandra Ruffini (Idv) – è l'unica strada percorribile. Non ci sembra che le istituzioni la stiano seguendo. Con la differenziata siamo indietro. Al nostro ambito è arrivata pure la multa per il mancato raggiungimento degli obiettivi». Per Michele Vecchietti di Rifondazione, «serve una nuova strategia al servizio non delle lobby dell'energia, ma della comunità». Daniela Mercorelli critica il decreto Clini: «Toglie al css la denominazione di rifiuto e lo rende combustibile rinnovabile, con la possibilità di essere bruciato fuori regione». Lucio del Cornò di Legambiente di Stroncone invita «i cittadini ad aderire a questo soggetto ed a sottoscrivere l'appello».

Il forum, nonostante la presenza di esponenti di partito, si definisce «apolitico». Ma ha incassato il rifiuto del comitato No inceneritori. Lo ammette la stessa Alessandra Ruffini: «Il comitato preferisce restare fuori dai partiti». Lo stesso vale per quelli del M5s: «Avevano cominciato un percorso con noi. Ma poi, dopo una consultazione online, hanno deciso di proseguire un percorso autonomo».
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