I residenti del IX municipio, le associazioni tra cui WWF ed ENPA, i comitati di quartiere sono ancora una volta sul piede di guerra per rivendicare e difendere i “loro” 99 ettari di polmone verde del Fosso della Cecchignola, situato a due passi dalla Città Militare e dal Grande raccordo anulare. Da Italia Nostra, al Cdq Colle di mezzo, all’Associazione Gentes (del quartiere Giuliano Dalmata), all’Associazione piazza Cerva e dintorni, per finire al Cdq Vigna murata, all’associazione Cecchignola vivibile e non per ultimi al WWF e l’Enpa, sono tutti uniti a preservare quello “scrigno di biodiversità”, "corridoio biologico” capitolino, rimasto ancora intatto grazie a tutte le battaglie che le associazioni unitamente ai residenti hanno condotto e vinto negli ultimi anni.
Un lembo di campagna romana, sovrastato dal Castello medievale della Cecchignola e dalla Torre dell’Acqua che all'unanimità compresi tutti i residenti chiedono a gran voce di preservare come è successo negli ultimi anni. «Il piano regolatore prevede che venga realizzata una strada di circa 4 chilometri che parta da via Giovanni Kobler, si snodi dentro il Fosso e arrivi in viale Luca Gaurico - dice l’architetto e consigliere municipale Marco Muro Pes - questa soluzione che “non attraversa un fosso ma ci passa dentro” oltre a distruggere l’area naturale non risolve il problema della mobilità (la questione non è solo ambientale ma anche tecnica, ndr).
Un'altra soluzione sarebbe l’attivazione della doppia circolare di filobus con un anello che parta da via della Cecchignola passi per via Ardeatina, via di Vigna Murata, via Laurentina e via di Tor Pagnotta e che chiuda il cerchio proprio alla Cecchignola. Come le prime per il trasporto pubblico, abbiamo proposto anche soluzioni per la mobilità privata - conclude il consigliere municipale Muro Pes - con micro interventi come la realizzazione di una bretella di 450 metri che unisca via Kobler a via dei Bersaglieri e il passaggio dentro la città militare della Cecchignola “aprendo al traffico” viale dell’Esercito o via dei Genieri solo con pass o contrassegni per il transito esclusivamente dei residenti del 9 municipio». Un soluzione che alla fine riesca a preservare l'area verde e risolvere il gravoso problema di quel quadrante della mobilità sempre più congestionata.
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