Terni, Charlize Theron e Uma Thurman
ciak all'Aviosuperficie per Netflix
ma scoppia la polemica per la chiusura

Uma Thurman
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 3 Agosto 2022, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 07:56

Il cast, come si dice in gergo, è stellare, ma per il momento non è chiaro se le stelle di Hollywood, Uma Thurman e Charlize Theron, saranno a Terni. Rebus anche sulla possibile presenza dell’attore italiano Luca Marinelli, fresco protagonista al Festival di Cannes con il film “Le otto montagne” che si è aggiudicato il Premio della Giuria. Una cosa però è certa, le riprese di Devon House, sequel del film Netflix The Old Guard affidato alla regia di Victoria Mahoney, si gireranno anche a Terni, per la precisione all’Aviosuperficie Leonardi. Riprese che sono già iniziate, con alcuni ciack che ieri ci sono stati lungo le strade che costeggiano il lago d’Iseo. La produzione Netflix sbarcherà a Terni, invece, il 4 agosto, per restare fino al 13, almeno queste le date comunicate a Palazzo Spada tramite una lettera con la quale è stato chiesto l’utilizzo dell’Aviosuperficie Leonardi. Dalle poche righe che Il Messaggero ha potuto leggere, però, non è chiaro se sarà prevista la presenza delle attrici americane, tanto meno che tipo di scene saranno girate. Basato sull’omonimo fumetto creato da Greg Ruka e Leandro Fernández, il primo film di The Old Guard è stato distribuito nell’estate del 2020 su Netflix ricevendo grandi lodi per le sequenze d’azione. In poco tempo è diventato uno dei film più popolari di Netflix con 186 milioni di ore visualizzate nei primi 28 giorni di uscita. La storia segue un gruppo clandestino di mercenari immortali che combattono per proteggere il loro segreto. Insomma, all’Aviosuperficie di Terni ci sarà comunque azione, magari legata proprio a qualche scena che coinvolge aerei o cose del genere. 
LA POLEMICA Per il momento l’argomento ha scatenato una polemica tra il gruppo The Zoo (i paracadutisti per capirci) e Terni Reti, la partecipata che gestisce l’Aviosuperficie. Con un comunicato dai toni duri, firmato da Roberto Romboli, Andrea Proietti e Viliam Peruzzi, viene chiamato in causa anche il Comune, non solo Terni Reti. A causa della chiusura, «I disagi creati ai gestori locali e all’utenza saranno notevoli e ci saranno certamente - scrivono i tre - richieste di risarcimento danni agli enti gestore e proprietario. Terni Reti si rende quindi colpevolmente inadempiente alle proprie obbligazioni di gestore, mancando di assolvere a quella principale, ossia di tenere operativa la struttura per tutti i giorni dell’anno. L’avviso di chiusura nel periodo di maggior attività turistica - prosegue il comunicato - ha avuto un preavviso di soli cinque giorni e ha così reso ancora più disagevole annullare le attività programmate da tempo e avvisare l’utenza. Sono già iniziate le schermaglie legali, con l’intimazione da parte dell’avvocato di Buzzard Aviation al Comune e a Terni Reti di revocare immediatamente il provvedimento di chiusura, paventando in difetto l’obbligo di risarcimento dei danni. Cosa farà il Comune di Terni? È proprietario dell’aviosuperficie, ma anche socio unico di Terni Reti e, quindi, si trova in una condizione di conflitto di interessi».
Secca la replica che arriva da Terni Reti: «È nei nostri diritti quello che abbiamo fatto. Respingiamo radicalmente la ricostruzione fatta e proseguiremo nell’azione legale intrapresa contro questo soggetto che è già iniziata per altri motivi».

Insomma, volano gli stracci, ma questo non è un film.

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