TERN – Intorno brilla tutto. Intorno è un germogliare di iniziative per il “San Valentino di Terni” : a cura del Comune, della Diocesi, della Regione Umbria, delle associazioni musicali e culturali del territorio. Ma al centro, quel cuore da cui sindaco Latini e gli assessori alla cultura Cecconelli, al commercio Fatale, al turismo Proietti, hanno inaugurato la stagione romantica delle luminarie, batte a metà. Non significa che il programma degli eventi sia stato è ridotto, semplicemente che le luci si sono accese a metà, che la parte destra del cuore brilla e la sinistra è spenta. Per qualcuno è un “segno”: «Ancora una volta non hanno dialogato le due parti, quella che propone gli appuntamenti civili con quella che programma gli eventi religiosi».
Ancora una volta a sostenere che «San Valentino non ha la forma di un cuoricino» e ancora una volta accerchiati dai cuori: proiettati sui palazzi, sospesi in aria, piantati a terra. Con gli storici (Giuseppe Cassio e Edoardo D’angelo) che presentano la prova provata di quanto fosse alta la figura di Valentino, che si mosse tra Roma e Terni facendo convertire al cristianesimo famiglie di nobili e di intellettuali, con il vescovo Soddu che da vita ad un comitato scientifico che tracci la strada per restituire al santo la dignità che merita, e al tempo stesso con la comparsa di settanta cuori in corso Tacito, cinquanta a ridosso della fontana dello Zodiaco, quello gigante che resta acceso a metà.
I festeggiamenti proseguono comunque: domenica 5 febbraio sessanta coppie di fidanzati si prometteranno amore eterno in basilica. Sotto palazzo Spada le bambine e i bambini delle scuole Mazzini, Guglielmi e Vittorio Veneto, “pianteranno” decorazioni romantiche lunedì 6, e alcuni di loro lasceranno che i peluche con cui si addormentano la sera partecipino a “La notte dei pupazzi in Bct”. Tra i concerti al Gazzoli e al Secci, le conferenze al PalaSi, il festival jazz di Confartigianato nei locali, il ritorno di Umbria Libri, c’è qualche appuntamento pop che disturba, che Paolo Cicchini non avrebbe inserito nel cartellone degli eventi. Ma non è stato il professore (Paolo Cicchini) a sabotare il cuore di piazza Europa: anche se non lo appassiona vedere San Valentino sui pattini o calato tra stelle luminescenti, quello è davvero un caso.
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