Terni, arrivato col barcone ora aiuta a studiare i ragazzi rimasti in Senegal: la favola di Issa

Terni, arrivato col barcone ora aiuta a studiare i ragazzi rimasti in Senegal: la favola di Issa
di Nicoletta Gigli
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Martedì 25 Aprile 2023, 18:48

TERNI - «Un altro traguardo raggiunto. Il mio sogno? Lavorare con le organizzazioni internazionali per poter aiutare le persone povere e sostenere i bambini e i ragazzi che sono rimasti nel mio villaggio, in Africa».

Issa, 21 anni, senegalese e un sorriso che incanta, si è appena diplomato operatore socio sanitario.

A Terni è arrivato anni fa come minore non accompagnato e, dopo una tappa a Perugia, fu accolto nella struttura dell’Arci a Ferentillo.

Da quel giorno Issa Ibrahima Baldé ha iniziato un percorso di impegno e di studio col pensiero rivolto ai suoi fratelli rimasti nel piccolo villaggio africano.

A Natale, mentre studiava da oss e faceva il cameriere in un ristorante del centro, dove ancora lavora, si è messo all’opera per raccogliere il materiale scolastico da inviare ai bambini e alle bambine del suo paese.

«Il mio obiettivo è dare un futuro migliore al villaggio, sostenere l'istruzione di questi poveri figli come già sto facendo in collaborazione con alcuni amici da qualche anno. Quest’anno ho avuto un grande sostegno da parte di tanti amici ternani, di associazioni, negozi, centri commerciali e di Arci solidarietà. Sono riuscito a trovare il materiale scolastico per tutti i ragazzi dai 13 ai 20 anni del mio villaggio e per me questa è una grande soddisfazione. Un bambino che legge sarà un adulto che pensa».

Issa, che ha perso i genitori in tenera età, aveva 14 anni quando salì sul barcone che l’ha portato in Italia.

«Per due anni sono rimasto in un centro d’accoglienza del perugino ma le cose non sono andate tanto bene. In due anni non sapevo una parola d’italiano. Quando sono arrivato a Ferentillo gli operatori hanno visto che apprendevo velocemente e mi hanno iscritto alla terza media e poi ai corsi di formazione professionale. Ho continuato a studiare anche se per potermi mantenere lavoro al ristorante, ma sono convinto che la scuola può cambiare davvero la vita».

Issa, che anni fa a Nera Montoro ha incontrato una famiglia che l’ha trattato come un figlio, non si è risparmiato nell’aiutare gli altri.

Nel periodo buio della pandemia ha fatto il servizio civile con l’Auser e in quei mesi ha incontrato e confortato tanti anziani soli ai quali consegnava la spesa. «Ognuno di loro mi ha regalato ricordi indelebili».

Issa, che è consigliere provinciale dell’Arci ed è grato per il ragazzo che è diventato lasciando gli affetti e il suo paese,  ha un sogno. Andare avanti e indietro tra Terni, diventata la sua città, e il Senegal, il paese dove ha lasciato il cuore e dove suo padre, agricoltore morto giovanissimo, donava le mucche a chi aveva meno di lui.

«La povertà è il risultato dell’egoismo umano. In Africa non ci vuole niente per aiutare gli altri. Stare qui e vedere che giù le cose non vanno bene non mi fa stare sereno».

Issa sta cercando di fare qualcosa per quelle zone rurali dove non c’è nulla. «La scuola elementare del mio villaggio è in condizioni inaccettabili - dice - io nel mio piccolo vorrei mettere in piedi un progetto che dia risposte concrete a chi non ha nulla. L’unica cosa che mi fa stare bene è quando riesco a rendere felice una persona».

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