Pestaggio al parco, ore contate per la baby gang del Chico Mendez

Pestaggio al parco, ore contate per la baby gang del Chico Mendez
di Egle Priolo
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 09:51

PERUGIA - Caccia ai giovanissimi balordi. E chissà che non abbiano le ore contate. Dal momento che i carabinieri diretti dal capitano Tamara Nicolai sembrano davvero molto vicini alla loro completa individuazione. Si stringe il cerchio, insomma, come si dice in questi casi.

Perché ci sono tre giovanissimi autori di un violento pestaggio che vanno bloccati e inchiodati alle proprie responsabilità il prima possibile. Responsabili di aver prima picchiato un coetaneo nell'indifferenza di un gruppo di altri ragazzini che stavano in cerchio a guardare quanto stava succedendo senza minimamente intervenire in difesa della vittima e poi di aver aggredito e preso a calci e pugni un professore di 49 anni che abita nelle vicinanze del fattaccio, zona parco Chico Mendez, intervenuto per bloccare il pestaggio. Buttato a terra e difeso a sua volta da un ex alunno, come raccontato ieri su queste colonne.
I FATTI
Sono le sette e mezza di domenica sera. A. è uscito per prendere un caffè e cercare sollievo dal caldo fuori casa. La zona è quella del parco Chico Mendez. Andando verso il bar nota un gruppone di ragazzi, molti i minorenni, i più grandi avranno vent'anni. Con la coda dell'occhio nota che saranno una quarantina, un numero strano, ma il pericolo è solo un pensiero che scaccia dandosi del solito esagerato. Dopo il caffè ripassa dal parco e ora il gruppo è in movimento: sono tutti disposti in cerchio ma soprattutto si sentono urla. Parolacce e grida d'aiuto. Il cerchio per un secondo si apre nell'ondeggiare ignavo del branco e all'interno ci sono almeno due balordi che prendono a calci e pugni un ragazzino buttato a terra a difendersi dai colpi, già ferito in faccia. «Che fate? Ma siete impazziti? Io vi denuncio tutti. Ora chiamo i carabinieri». Poche frasi, urlate con tutto il fiato che ha in gola e il branco si gira verso di lui: e senza aver neanche il tempo di pensare ecco che gli arriva il primo pugno. Insultato, mentre un altro giovane lo spinge da dietro e lo butta a terra e un terzo gli sferra un altro colpo violento in faccia.
LE INDAGINI
Come detto, i carabinieri sarebbero vicini alla soluzione del caso. Un'indagine che viene condotta nel massimo riserbo, considerando la giovanissima età di molte delle persone coinvolte, ma con grande decisione e che non si esclude nelle prossime ore possa giungere a importanti definizioni. Allo stesso modo dell'individuazione dei presunti responsabili, anche in questo caso giovanissimi se non minorenni, dell'aggressione con rapina a un ristoratore qualche giorno fa in centro. E per la quale i carabinieri, in una nota ufficiale, hanno ricordato l'importanza di denunciare l'accaduto.

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