Padre e figlio, 55 e 27 anni, sono in carcere da aprile, accusati dal pm Antonella Duchini di essere l'esecutore materiale e il mandante dell'omicidio della notte del 26 marzo. Oggi, dopo una camera di consiglio di quasi tre ore, sono stati rinviati a giudizio dal gup Lidia Brutti. Che ha anche detto no alla richiesta di domiciliari avanzata dagli avvocati per Valerio.
Il processo dinanzi alla Corte d'assise di Perugia comincerà il 15 maggio prossimo. Gli imputati, detenuti nel carcere di Perugia e Terni, non erano presenti in aula. Erano invece in tribunale i parenti di Alessandro e i genitori di Julia, molto provata da questa nuova udienza. «Attendo con ansia il giudizio di primo grado - ha detto Julia - confido nella giustizia. È molto dura, ogni volta che sento nominare Alessandro mi viene da piangere».
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