Classica al Tramonto: all'Orto Botanico i giovani talenti

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Giovedì 16 Luglio 2020, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 21:51
La musica classica esce dal torpore e dal silenzio del lockdown e riparte con una rassegna dal vivo, a Roma, con una serie di concerti affidati ai giovani talenti. Ventenni che hanno già alle spalle premi e riconoscimenti ottenuti in Italia e all’estero. Dunque, finalmente musica dal vivo, al tramonto, e all’aperto, nel magico verde dell’Orto Botanico. Il clou del calendario è per domani,  venerdì 17(ore 20,30) con Alessandro Simoni, uno dei più promettenti pianisti emergenti del panorama classico italiano.
Una ripartenza che è, al tempo stesso, un forte segnale di speranza per il superamento dell’emergenza e per la ripresa dell’attività musicale che, più delle altre, ha sofferto per le restrizioni degli ultimi mesi.
E all’aperto, appunto, la Iuc (Istituzione Universitaria Concerti) propone il Festival «Classica al tramonto» in una location particolarmente suggestiva come l’Orto Botanico dell’Università “La Sapienza”. Uno spazio verde in cui, musica e armonia della natura, si coniugano in uno spettacolo stimolante e seducente. 
Quindi si riparte. E la rassegna (al tramonto, appunto) propone i migliori solisti italiani;  giovani, ma già affermati.
Dunque domani, venerdì 17 ,  alle 20.30 il pianista Alessandro Simoni interpreta Chopin, Liszt e Stravinskij. 
IL PROGRAMMA
Alessandro Simoni è uno dei pianisti più promettenti del panorama classico italiano,  un interessantissimo nuovo talento che si presenta con un programma da far tremare i polsi anche ai più esperti.
 Inizia con Fryderyk Chopin, di cui eseguirà il Notturno in do diesis minore op. postuma, una musica tranquilla, sognante, dolce ed espressiva, e poi lo Scherzo n. 3, che è invece più intenso e agitato e presenta notevoli difficoltà tecniche per ottenere le sonorità modernissime per l’epoca richieste dal compositore. Il tasso di virtuosismo aumenta ancora con la Ballata n. 2 di Franz Liszt e con i Tre movimenti da Petrouchka di Igor Stravinskij, uno dei brani più diabolicamete difficili di tutta la letteratura pianistica.
IL PERSONAGGIO
Diplomatosi al Conservatorio «Licinio Refice» di Frosinone (M°  Gilda Buttà) , nonchè allievo dell’Accademia di Santa Cecilia , M° Benedetto Lupo, dalla cui classe sono usciti molti dei migliori pianisti italiani delle ultime generazioni,  Alessandro Simoni (che recentemente ha inciso il suo primo cd, in uscita nei prossimi mesi) è vincitore di prestigiosi premi come “La Palma d’oro”, il “Lia Tortora”, il "Vigo Piano Competition" (presieduto da Martha Argerich) . Finalista al prestigioso Premio Venezia. Il suo estro gli consentono interpretazioni attente e sensibili come pochi. Piccole gemme dal punto di vista timbrico e sonoro.
 Dunque emozioni assicurate. Con la certezza che questi giovani talenti ci faranno scrollare di dosso il complesso di inferiorità verso i musicisti stranieri, russi in particolare.
 
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