Caro estinto, il 2 novembre è low cost
fiori al mercato e piante invece dei crisantemi

Caro estinto, il 2 novembre è low cost fiori al mercato e piante invece dei crisantemi
di Fabio Nucci
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 12:55
PERUGIA - Commemorazione dei defunti tra proteste e ricerca del low cost anche per la spesa dei fiori.

C’è chi in questi giorni di visite e preghiere trova chiuso l’accesso per omaggiare le tombe dei propri cari e chi, tra i commercianti denuncia la piaga degli abusivi. Sullo sfondo, la corsa all’acquisto di crisantemi e garofani tra ricerca di sconti e qualche rincaro.

La prima protesta riguarda il cimitero monumentale dove alcuni cittadini segnalano la chiusura della chiesa, utilizzata per depositare le bare quando la camera mortuaria è chiusa. Al di là dell’impossibilità di entrare e pregare, il problema riguarda l’accesso alle tombe che si trovano sul lato sinistro e alle quali si arriva tramite una porta collocata a metà navata. «Avendo trovato chiuso, non abbiamo potuto raggiungere le tombe», segnalano alcuni cittadini, tornando a puntare il dito anche sullo sporco causato dai piccioni. I cimiteri di Monterone e Ponte della Pietra, nei giorni scorsi sono stati oggetto di un sopralluogo del sindaco Wladimiro Boccali e dell’assessore Monia Ferranti. I quali, riconoscendo la necessità di attenzione e sensibilità verso le 54 strutture perugine, hanno anche ammesso le criticità legate alle risorse necessarie per il comparto e al momento non disponibili. «Ne servirebbero di più – dicono – almeno per il restauro di alcune parti del cimitero monumentale e per completare le opere di urbanizzazione di Ponte della Pietra».

Intanto, anche se i venditori giurano che non ci sono aumenti rispetto a un anno fa, il timore per il caro-fiori porta molti perugini, anziani in particolare, a fare tappa fissa nei mercatini settimanali della città. «Abbiamo notato che molti rinunciano ai fiori recisi – osserva Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria – a vantaggio di piantine piccole e medie. Non a caso già in questi giorni, al posto dei crisantemi si vedono sempre più spesso vasetti fioriti: con un minimo di cura, durano anche mesi e rifioriscono. Una forma per tagliare la spesa e superare la volatilità del fiore tradizionale».

A proposito di fiori e vendite, con l’avvicinarsi del ponte di Ognissnti, tornano anche le proteste degli operatori del settore e le polemiche sui venditori improvvisati. «L’abusivismo svilisce una figura professionale che altrove in Europa è tutelata anche da un’adeguata formazione professionale», spiega Renato Ceccarelli, presidente provinciale Federfiori. «Un fenomeno che crea danni al consumatore finale, che non ha alcuna garanzia sulla qualità del prodotto, e all’erario: il venditore abusivo è l’ultimo anello di una catena ben strutturata che opera in totale dispregio delle norme commerciali e fiscali che non di rado ha collegamenti anche con la criminalità organizzata». Da qui la richiesta di maggiori e più efficaci controlli avanzata dalla categoria. Non a caso, in alcune città italiane è già scattata l’operazione “fiori sicuri” della guardia di finanza: per contrastare il sommerso, ma anche per tutelare i consumatori contro il caro-fiori.

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