Orvieto, nel 2018 via l'alibi del predissesto.
Germani: sarà l'anno delle Aree interne

La giunta comunale di Orvieto
di Vincenzo Carducci
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 16:26
ORVIETO - Il risanamento dei conti e l'approvazione della strategia delle Aree interne. Queste le "bandiere" sventolate dal sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, e dalla sua Giunta nella tradizionale conferenza stampa di bilancio di fine anno e di buoni propositi per il 2018. Traguardi inseguiti con ostinata caparbietà che ora Orvieto confida possano dare frutti e benefici sperati dopo gli ultimi anni passati con la cinghia stretta in una austerità poco produttiva e aspettando progetti che sembravano suonare ogni volta come uno sterile mantra. Una città che ha trascorso l'anno appena passato facendo spesso e volentieri quello che da sempre gli riesce meglio, ovvero litigare e dividersi su tutto, con roventi polemiche che hanno interessato in particolare le politiche turistiche, la gestione di un calendario di eventi confusionario e poco adeguatamente promosso e la mezza rivoluzione del traffico e della pedonalizzazione del centro storico che portata avanti a colpi di annunci rischia di scontentare anche chi sarebbe tendenzialmente favorevole. Il risultato fin qui prodotto è un pericoloso scollamento tra la città e il suo Governo in un tessuto sociale, quello orvietano, già di per sé fatto a maglie larghe che faticano a stringersi l'una all'altra. L'amministrazione comunale, a volte a torto e a volte a ragione, ha fatto da capro espiatorio per molti problemi e situazioni ma forse il primo buon proposito per l'anno appena iniziato potrebbe essere l'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze sociali e le categorie cittadine senza mascherare i soliti bassi interessi di bottega dietro la necessità - vera - di ritrovarsi intorno alla bellezza di una città unica al Mondo. Per quanto riguarda il Comune, come detto, in questo anno terminerà anche l'alibi del predissesto.  «Con la definitiva uscita dal predissesto e la definitiva approvazione della strategia delle Aree Interne - ha detto il sindaco Germani - ci apprestiamo alla programmazione di una strategia per lo sviluppo del nostro territorio. Un territorio che oramai agisce come un'entità omogenea su 20 Comuni e un’area vasta di oltre 50.000 abitanti che ci permette di approcciare i problemi con una consapevolezza diversa anche se con una aumentata responsabilità". 

CONTI IN ORDINE E OPPORTUNITA' Parlando della sistemazione del bilancio Germani ha voluto ringraziare l'ormai ex assessore Massimo Gnagnarini, dimessosi dopo la nota polemica per le frasi sui rom e zio Adolf pronunciate su Facebook. «Un ringraziamento non formale - ha detto - sicuramente la sua opera ha segnato questa consiliatura con il risanamento dei conti dell’Ente che sempre di più si consolida ed anche il 2017 conferma fortemente questo trend. Un Comune, il nostro, che come avevamo ipotizzato ha in sè le risorse necessarie non solo per pagare i debiti pregressi ma per programmare un futuro in equilibrio fra costi e ricavi e per avere a disposizione le risorse per lo sviluppo». L'opportunità del 2018 sarà rappresentata dalla strategia delle Aree Interne «finalmente sottoscritta e che permetterà ai 20 Comuni che ne fanno parte una fase di programmazione e di sviluppo per i prossimi 5/10 anni. Oltre 60 progetti, investimenti diretti per circa 14 milioni di euro e oltre 20 con gli investimenti privati credo siano numeri importanti per poter programmare il futuro dei nostri territori».

SOCIETA' E CONTENITORI «Nel 2017 abbiamo raggiunto importanti obiettivi - ha detto il primo cittadino -  e penso al consolidamento e rilancio di alcune importanti strutture della città. Il centro studi "Città di Orvieto" con nuove collaborazioni e progetti per il futuro con diverse Università italiane e straniere e con l’accordo di rete con il centro studi "Città di Foligno", la TeMa che dopo un lungo periodo di incertezze credo abbia imboccato la strada giusta per valorizzare al massimo le sue competenze non solo per Orvieto ma tutta la nostra vasta area territoriale, la scuola di musica alla quale è stato dato un periodo di medio respiro nel quale programmare il proprio futuro, il centro Rodari per il quale abbiamo recuperato risorse economiche e una proposta per una nuova sede, palazzo Simoncelli per il quale stiamo cercando di reperire risorse per completare il progetto del "Palazzo della Ceramica". Nel 2017 abbiamo completato le gare per l’affidamento dei servizi di guardiania per importanti beni culturali della città come il Pozzo di San Patrizio, la Torre del Moro, mentre purtroppo non siamo riusciti a concludere l’iter per il Palazzo dei Congressi per il quale stiamo riproponendo delle nuove soluzioni che presto proporremo all’attenzione delle città sempre con la formula dell’affidamento. Per l’ex Ospedale si dovrebbe concludere nei prossimi giorni l’iter di Regione e Asl per mettere a disposizione del mercato questo bene. Noi siamo convinti sempre più che la valorizzazione di un bene come questo passa attraverso una iniziativa privata, mentre per la caserma Piave ci sono due progetti ma ad oggi non abbiamo la necessaria concretezza per dire che siamo arrivati ad una soluzione definitiva per tale struttura. Con la Provincia di Terni, infine, abbiamo costituito un gruppo di lavoro per il riordino complessivo degli istituti scolastici all’interno del centro storico e per dare risposte alla necessità di ampliare spazi per la formazione che vogliamo mantenere a tutti i costi sulla Rupe».

L'ANNO DELLA COMPLANARE In questo anno appena trascorso è stato ultimato il primo stralcio della complanare, «un’opera strategica per la città e per il territorio - ha detto Germani - e ora si sta lavorando intensamente per reperire le altre risorse necessarie per concludere il secondo stralcio. Sono convinto che nel 2018 troveremo almeno una parte dei fondi, ci stiamo lavorando con Governo e Regione. Sono inoltre state completate le arginature del fiume Paglia grazie al Consorzio di Bonifica - ha aggiunto - con la stesura del programma delle progettazioni necessarie per andare avanti sulla messa in sicurezza dell’intera asta fluviale all’interno della programmazione del Contratto di Fiume del Paglia che risulta essere uno dei più avanzati a livello nazionale. All’interno di esso è ricompresa la strategia per affrontare problemi complicati come l’inquinamento da mercurio, tema sul quale stiamo lavorando di concerto con le tre Arpa regionali di Umbria, Toscana e Lazio». 

IL NODO DISCARICA «Dal punto di vista ambientale - ha commentato il primo cittadino - il 2017 ha visto due importanti risultati: il primo la sentenza del Consiglio di Stato che blocca definitivamente l’ampliamento del terzo calanco, il secondo la definizione da parte dell’Auri delle linee guida per il nuovo piano regionale dei rifiuti che, con i risultati raggiunti con la raccolta differenziata intorno al 65%, ci permette di affrontare il futuro con maggiore serenità e senza il dramma dell’emergenza. I primi dati ci dicono che avremo anche per il 2018 un abbassamento della Tari e che possiamo affrontare il tema dell’eventuale modesto ampliamento del secondo calanco all’interno di un progetto generale di gestione dei rifiuti che nelle prossime settimane andrà in discussione in consiglio comunale».
“Sul fronte del turismo – ha soggiunto il sindaco - siamo riusciti a recuperare i flussi ante terremoto, la città in tutte le sue componenti ha reagito molto bene e, nonostante talvolta le sterili polemiche, tutte le categorie interessate hanno svolto fino in fondo il loro dovere. Il successo della 25esima edizione  di Umbria Jazz Winter ne è una testimonianza. Una manifestazione durante la quale tutta la città si è unita intorno ad un progetto artistico importante che ha determinato un grande successo in termine di presenze e di immagine».

LA VERIFICA POLITICA Dopo le dimissioni di Gnagnarini, che arrivavano peraltro dopo la sonora bocciatura da parte della maggioranza del project financing su palazzo del Popolo, si è aperta una verifica politica che ancora non è arrivata a una conclusione né tantomeno alla nomina di un sostituto dell'ex assessore al Bilancio. «Dal punto di vista politico – ha commentato Germani - la definizione della fase congressuale del Pd, il maggior partito della coalizione, credo abbia rasserenato un po’ il clima. Nei prossimi giorni completerò gli incontri con la mia maggioranza e con i consiglieri che mi sostengono in consiglio comunale, e alla fine definiremo le prospettive per le azioni da mettere in campo per completare al meglio l’attuale consigliatura e capire le necessità per aggiornare la squadra di governo dando alla Giunta ancora un componente. Insomma si sta lavorando per traguardare il futuro».
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