Narni, "Beata Lucia": in arrivo il commissario

La sede della "Beata Lucia" di Narni
di Marcello Guerrieri
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Venerdì 23 Febbraio 2018, 18:39
NARNI Era rimasto bloccato dalle pastoie burocratiche e da uno statuto non più aderente alla modernità: l’azienda alla Persona “Beata Lucia” di Narni sta per vedere l’arrivo del commissario che provvederà a modificare lo statuto per evitare che l’azione dell’ente diventi sempre meno incisiva. I fatti, allora: i centocinquanta ettari di terra irrigua, il patrimonio immobiliare dell’ente, è spartito tra le province di Terni e Rieti, che cento anni fa erano nella stessa regione, l’Umbria e dovevano designare due consiglieri per il consiglio d’amministrazione. Poi con la divisione ulteriore, Rieti è finita nel Lazio, regione che ha avuto sempre meno interesse per un ente che vede marginale e poco interessante, al contrario della regione Umbria, che invece conta sull’azione del Beata Lucia per quelle che sono le politiche dell’assistenza. E siccome il Lazio non ha rinnovato i consiglieri scaduti, ecco che si è verificato un blocco della operatività e deciso l’arrivo del commissario, perché metta a posto le carte dello statuto.
Dicono in Provincia, che è quella che indica due consiglieri: “Quell’ente deve continuare a vivere ma in modo moderno perché sia un punto importante delle politiche sociali, perché quello sia il punto di riferimento per la zona dell’Ambito Narnese – Amerino e del territorio provinciale tutto”. Tra l’altro un’azione più incisiva potrebbe anche determinare un maggiore reddito delle terre di proprietà, che al momento producono cereali per una centrale a biogas alle Treie di Narni. C’è poi una grande proprietà immobiliare frutto dei vecchi casali dei mezzadri, che potrebbe essere intelligentemente alienata L’azienda ospita anche degli immigrati con problemi mentali e che sono ospitati in una dependance intorno a Narni.
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