La Ternana a intermittenza si inceppa sempre sul più bello e Lucarelli annuncia il silenzio

Dopo il rilancio con il Bari le due trasferte di Ferrara e Brescia hanno fruttato solo un punto, ancora una volta alla squadra rossoverde manca la capacità di confermarsi

La Ternana a intermittenza si inceppa sempre sul più bello e Lucarelli annuncia il silenzio
di Paolo Grassi
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 00:55

Questa Ternana, che sul più bello si inceppa. Sperava di capitalizzare al meglio due trasferte alla fine diventate quasi un naufragio. Due viaggi per prendere punti importanti e mettersi al sicuro in classifica. E' arrivato, invece, un punto solo. Ferrara e Brescia non hanno allontanato le zone pericolose, anzi le fanno avvicinare. I playoff, invece, ora diventano una chimera. La squadra fallisce l'ennesima "prova del nove", l'allenatore medita di chiudersi nel silenzio prendendosela con chi mira ancora ai playoff (ma non erano l'obiettivo minimo a inizio anno?) e con chi diffonde e conferma notizie (vere) di ingresso di nuovi soci a fianco di Unicusano. Cristiano Lucarelli teme che vicende extracalcistiche e troppe aspettative pressino troppo il gruppo. In realtà, si torna a respirare un senso di gelo, per la prima volta da quando l'allenatore è stato richiamato alla guida della squadra. Parole, riferimenti, frecciate. Come in autunno. Ma stavolta, Lucarelli ha detto ad Am Terni Television nell'immediato dopogara di Brescia di non voler parlare più finché la Ternana non sarà salva. Sul campo, dove i verdetti vivono il loro destino, si è vista una Ternana senza idee. Ha toppato l'approccio come a Ferrara e stavolta non ha saputo pareggiare. E così, le due trasferte sono servite solo a rovinare quanto fatto contro il Bari. Ma se ci si pensa bene, è un film visto almeno per la quinta volta. Nei momenti cruciali, questa Ternana non ha mai saputo confermarsi. Dopo la vittoria a Benevento era prima in classifica, ma da lì ha cominciato a non vincere più, a vedersi inceppata la macchina da gol e a vivere il periodo che ha portato all'esonero di Lucarelli. Con l'arrivo di Aurelio Andreazzoli, la vittoria sul Cagliari e il pareggio a Bolzano sembravano aver rilanciato le Fere, ma due sconfitte di fila hanno rovinato tutto. Stessa cosa a gennaio, con passaggi a vuoto prima dopo la vittoria con l'Ascoli e poi dopo quella sul Modena. Con il ritorno di Lucarelli, la storia si è ripetuta. La vittoria sul Bari sembrava la partita del rilancio, prima di quelle due trasferte. «Mettiamoci al sicuro - diceva Lucarelli - e pensiamo prima a salvarci. Poi, semmai, si potranno riprendere le ambizoni. Ma oggi non parliamo di playoff, né di serie A». Il tempo passa, mancano sei giornate, ma la tranquillità resta lontana. Ci sono giocatori che appaiono sotto tono, la squadra non è ordinata nelle giocate e fatica a trovare la porta. Nelle ultime due gare ha pure preso il vizio di partire male e prendere gol subito. Da situazioni così, si esce cambiando atteggiamento e andando in campo con il piglio giusto. In serie B, per spuntarla, o rialzare la testa, serve quello. Non basta un semplice silenzio, né il tacere degli organi di informazione su obiettivi iniziali o aggiornamenti sull'ingresso in società di un nuovo soggetto fino a pochi giorni fa pronto a entrare al 10%. A proposito, oggi dovrebbe esserci a Roma un altro incontro tra le parti.

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