Gubbio-Pescara, la serata dei santoni con Braglia e Zeman tra grandi numeri e ambizioni

Lo stadio Pietro Barbetti di Gubbio
di Massimo Boccucci
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 08:38

GUBBIO Piero Braglia ha 69 anni con sei campionati vinti per cinque promozioni, Zdeněk Zeman nel ha 79 con tre salti di categoria di cui dalla B alla Serie A. Nessuno come loro due in Serie C. La serata dei santoni va in scena al Barbetti dove ha il suo peso la classifica perché il Gubbio con 40 punti prova l’operazione sorpasso sul Pescara che ne ha 41. Braglia ci pensa aspettando il Pescara stasera (venerdì 9 febbraio, ore 20.45) dopo il pirotecnico 3-2 dell'andata coi rimpianti tra sorpassi e controsorpassi nel finale da incubi. La sfida di lusso è ancora più suggestiva perché entrambi vengono da 3 vittorie consecutive e il Gubbio vanta la striscia migliore visti i 19 punti su 21 nelle ultime 7 partite in cui nessuno ha fatto meglio (ultimo ko il 9 dicembre a Pontedera), oltre ad avere il campo imbattuto da marzo 2023 e aver preso un gol a Pesaro dopo aver lasciato la porta chiusa nelle precedenti tre gare.

Pesano le assenze degli attaccanti Bernardotto infortunato (elongazione del bicipite femorale destro, ne avrà per una ventina di giorni) e Di Massimo squalificato (da abruzzese ci teneva parecchio).

La conferma del 4-3-2-1 sembra scontata, al di là degli interpreti e delle contromisure per contrastare al meglio il canonico 4-3-3 zemaniano, con Greco confermato titolare per la quarta gara di fila. Nel Pescara tornano disponibili Squizzato, Cangiano e Franchini, oltre al neo biancazzurro Sasanelli, mentre sono ancora fuori Accornero e Vergani. Arbitra Mattia Caldera di Como, al quinto anno di Lega Pro.

«Non possiamo permetterci cali di tensione e cambi di atteggiamento rispetto a quanto abbiamo fatto vedere ultimamente - dice Braglia -. nonostante le assenze sono certo che sarà una partita aperta e spero uno spettacolo per chi ci verrà a vedere. Sicuramente è una partita che può darci anche prospettive importanti in caso di vittoria e credo sia giusto provarci. Mi girano le scatole perché ci mancano due calciatori importanti come Di Massimo e Bernardotto che stavano facendo bene, servirà una grande prova perché hanno qualità nonostante siano giovani e giocano bene. Bisogna dare continuità a queste prestazioni, adesso i ragazzi si trovano meglio in campo. Il nostro modo di giocare è quello di non fare conquistare il campo agli altri». Affrontare Zeman cosa vuol dire? «A lui non è mai importato nulla degli avversari, lui gioca e fa la sua partita, ha sempre giocato alla stessa maniera dai tempi del Licata, fa le sue cose e le fa bene, parlano i numeri e il suo curriculum. Vedere giocare il Pescara è un piacere, bisogna essere onesti. Penso che ultimamente fa piacere vedere il Gubbio. Nelle squadre di Zeman c'è una identità di squadra, in quelle di Braglia invece dipende dai periodi. Vettorel o Greco? Tra di loro c'è una sana concorrenza e si stimano tra di loro, sono sempre insieme».

Zeman rilancia la sua storica filosofia: «Preferisco rischiare di più che essere attento in difesa. Se uno vuole vincere le partite deve fare qualcosa in più delle avversarie e non subire. Il Gubbio è una buona squadra e credono molto nelle potenzialità che hanno, vedi Udoh che all'andata ci ha messo in difficoltà. Braglia è un allenatore che ha fatto tanto in serie C e bene, conosce la categoria». 

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