Terni. Caritas, famiglie in crisi anche per il caro scuola

Terni. Caritas, famiglie in crisi anche per il caro scuola
di Monica Di Lecce
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 07:57

SOLIDARIETÀ

Crescono le povertà e le situazioni di bisogno e si diversificano le problematiche. Se prima si chiedeva aiuto per qualche bolletta, ora lo si fa anche per l'affitto e per l'acquisto dei libri e quaderni. Mandare i figli a scuola, per alcune famiglie già in difficoltà, è diventato un problema. La presentazione del nuovo direttore della Caritas, don Giuseppe Zen, è l'occasione per fare il punto sulla situazione in città. «A Terni - ha esordito don Zen - aumentano le situazioni di disagio con la fragilizzazione sistemica della comunità e la crescita delle richieste di aiuto non solo materiale, quanto di sostegno e vicinanza». I numeri relativi ai servizi della Caritas e dell'associazione San Martino lasciano poco spazio all'interpretazione: al centro di ascolto diocesano di via Vollusiano sono stati effettuati 500 colloqui da gennaio ad agosto di quest'anno, con un aumento del 20% delle richieste.
«Rispetto alle stesse persone che già aiutavamo prosegue il direttore della Caritas riscontriamo problematiche e richieste diverse: dalle bollette agli affitti, alle spese economiche sanitarie e per i figli». In aumento del 20% rispetto al 2022 anche le presenze alla mensa di San Valentino con un notevole incremento di stranieri. Sono arrivate invece a 150 le famiglie aiutate ogni mese dall'Emporio della solidarietà, con punte di 240 famiglie. Famiglie che ricevono beni alimentari e prodotti per l'igiene e che per l'86% sono straniere. In sensibile aumento anche i casi di violenza di genere: il centro antiviolenza gestito dall'impresa sociale San Martino ha registrato 128 contatti telefonici per consulenze, informazioni e ascolto e 106 prese in carico per consulenze psicologiche e legali. Gestito dall'associazione San Martino anche il progetto "Prins" per i senza fissa dimora. In questo caso sono state aiutate, con accoglienza e servizi, 8 persone in prevalenza italiane.

«Se anche i numeri sono importanti ha sottolineato don Zen - non possiamo dimenticare che i poveri sono persone con un volto e un'anima». Sul metodo della Caritas e sull'esortazione alla carità si è soffermato il vescovo Soddu. «La Caritas ha detto non deve inventare servizi o risolvere problemi, quanto invece essere animatrice». L'invito del vescovo quindi è ad «essere più vicini, presenti e prossimi a fianco alle persone. Non si può vivere delegando la carità, ma impegnarsi in prima persona. Le povertà aumentano in maniera vertiginosa: usando la metafora dell'esondazione dei fiumi, oggi estremamente attuale ha proseguito - possiamo dire che, come un fiume in piena che spesso esonda e fa danni a tutto l'ambiente circostante, così la povertà è come un fiume in piena che esondando fa male a tutti. Ma poi esistono anche gli "angeli del fango" che avvicinano le persone in difficoltà con un tatto particolare. E' questo che deve avere la nostra azione caritativa».

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