Avigliano Umbro, Emanuele Conti "il maratoneta del ferro" vola ai mondiali di Kettlebell

Avigliano Umbro, Emanuele Conti "il maratoneta del ferro" vola ai mondiali di Kettlebell
di Francesca Tomassiniaviglia
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Martedì 5 Aprile 2022, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 14:34

Emanuele Conti, "il maratoneta del ferro" vince il campionato italiano di Kettlebell lifting e vola ai mondiali di Lione del prossimo 30 aprile. Con 396 ripetizioni nella mezza maratona di slancio (30 minuti) nella categoria Elite (peso da 32 kg), il trentasettenne di Avigliano Umbro stacca un nuovo biglietto per il campionato del mondo e, dopo il titolo di vice ottenuto nel 2016 in Danimarca, questa volta punta dritto al podio più alto. L'ennesima impresa di questo preparatore atletico della Pro Sesto (serie C) che, nonostante "l'età che avanza", come dice lui, continua a mietere un successo dopo l'altro stracciando atleti anche molto più giovani. Un lavoro come insegnante di educazione fisica, una vita trasferita a Milano ormai da anni e una passione nata in garage nel 2007 che continua a bruciargli dentro. «Ho scoperto questo sport da un articolo di Pavel Tsatsouline, l’istruttore russo che mi ha fatto conoscere il Kettlebell - ha raccontato Emanuele - mi ha colpito da subito la particolarità dell'attrezzo, il fatto che unisca i benefici di un allenamento cardiovascolare tipico della corsa al potenziamento muscolare e che sia utilizzato da sempre nella preparazione dei soldati russi». Nato al di là degli Urali nell'Ottocento, anche se già alcuni dizionari settecenteschi riportano il termine ghirìa - il peso simile a una palla di cannone utilizzato nei sollevamenti- questo sport ha iniziato a diffondersi in Europa soltanto negli ultimi vent'anni. Ed Emanuele era lì, pronto a raccogliere la sfida. «Dopo la pratica amatoriale -continua- è arrivato l'agonismo ma anche una brutta botta». Un tumore ai testicoli, diagnosticato durante un semplice controllo nel 2015. Un'operazione, la chemioterapia, la convalescenza. Ma Emanuele non si abbatte anzi la sua rivincita se la prende alla fine dello stesso anno, a dicembre, quando arriva la prima convocazione in nazionale. Da allora non si è più fermato. Cinque volte campione italiano e un titolo europeo nella maratona vinto nel 2019 in Ucraina, Emanuele Conti continua a percorrere una strada su cui «si da peso alla sostanza delle cose - ama ripetere - e non alle mode». Dalla sua esperienza è nato "Life Strong dal cancro al master sport – diario di un maratoneta del ferro" (2018) un libro il cui ricavato è stato devoluto interamente al reparto di oncologia di Terni. Oggi, pensando al mondiale che lo aspetta ha un unico "rammarico". «Purtroppo la situazione pandemica e soprattutto la guerra in corso -commenta amaro- impediranno a tanti atleti di partecipare. Soprattutto ovviamente quelli provenienti dai paesi coinvolti in qualche modo dalla situazione geopolitica. A livello puramente sportivo è una delusione perchè mi piace gareggiare con il maggior numero di avversari possibili -chiude- più forti possibile, indipendentemente dai risultati».

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