Matteo Renzi, ​da capo di governo più giovane d'Italia alla scissione con il Pd per fondare Italia Viva

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Matteo Renzi è nato a Firenze l'11 gennaio del 1975. È un politico italiano, senatore per il Partito Democratico. È stato presidente del Consiglio dei ministri dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016 e segretario del Partito Democratico eletto per due mandati dal 15 dicembre 2013 al 12 marzo 2018. Il 17 settembre 2019 è uscito dal Pd e ha fondato Italia viva, schieramento in sostegno al secondo Governo Conte che vede alleati M5s e Pd. 

l partito renziano sostiene il Governo Conte II con i suoi gruppi parlamentari. All’interno dell’esecutivo la formazione dispone di due ministri e un sottosegretario. 


Matteo Renzi è stato presidente della Provincia di Firenze dal 2004 al 2009, sindaco di Firenze dal 2009 al 2014, ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad interim dal 20 marzo al 2 aprile 2015 in seguito alle dimissioni di Maurizio Lupi e ministro dello sviluppo economico ad interim dal 5 aprile al 10 maggio 2016 in seguito alle dimissioni di Federica Guidi.

Divenendo presidente del Consiglio dei ministri a 39 anni e un mese, è stato il capo di governo più giovane nella storia dello Stato italiano e il primo sindaco in servizio a divenire Primo ministro; è stato inoltre il primo presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, con l'eccezione dei governi tecnici, a non essere parlamentare al momento della nomina e il leader più giovane del G7. Quello da lui presieduto è stato il quarto governo più longevo della storia della Repubblica. È stato soprannominato il Rottamatore per la sua ambizione di rinnovare l'establishment politico italiano.

Ha poi attuato la riforma del lavoro detta Jobs Act. Tra i suoi provvedimenti, il bonus di 80 euro in busta paga e possibilità di avere il TFR in busta paga, l'aliquota Ires dal 27.5% al 24%, il decreto Sblocca Italia, la legge di contrasto al caporalato, la legge sul divorzio breve, la legge Cirinnà sulle unioni civili, il Piano nazionale Impresa 4.0, la legge Dopo di Noi per le persone affette da disabilità.

A seguito dell'esito negativo del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, il 7 dicembre rassegna le dimissioni proprie da presidente del Consiglio e dell'esecutivo da lui presieduto nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per poi dimettersi in febbraio anche dalla segreteria del PD.

È diventato membro del Senato a seguito delle elezioni generali del 2018. Rieletto segretario, rassegna una seconda volta le dimissioni in seguito al deludente risultato conseguito dal suo partito sempre alle elezioni politiche italiane del 2018.
 
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