Matteo Renzi: «Travaglio condannato, deve pagarmi 80mila euro. Sono stato ripetutamente diffamato»

Il senatore di IV: "Il tempo è galantuomo. Basta saper aspettare"

Renzi: «Travaglio condannato, deve pagarmi 80mila euro. Sono stato ripetutamente diffamato»
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Venerdì 6 Ottobre 2023, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 15:30

Metteo Renzi e Marco Travaglio, nuovo capitolo dopo l'inchiesta Open. «Il tempo è galantuomo. Basta saper aspettare, come vi ho sempre detto. Stamani Travaglio è stato condannato a pagare oltre 80.000 euro per un risarcimento danni nei miei confronti. La prossima settimana il pm Luca Turco è stato convocato dal Csm. Un passo alla volta e le cose vanno avanti nella giusta direzione. Chi ha ragione, prima o poi se la vede riconosciuta. Ma quanta fatica, quante udienze, quanti soldi dei cittadini buttati via!», ha detto il senatore e leader di Italia Viva ai giornalisti prima della prosecuzione dell'udienza preliminare sull'inchiesta, stamani al tribunale di Firenze.

«Per anni ho subito in silenzio, sbagliando. La condanna di oggi non azzera le sofferenze per il passato ma pone una domanda agli addetti ai lavori della comunicazione: come può un diffamatore seriale che ha una collezione record di condanne continuare a fare la morale agli altri tutti i giorni in TV? Mistero», prosegue il leader di Iv. «Intanto un pensiero alla mia famiglia che ha dovuto subire il peso di tutte le infamie e a tutti gli amici che non ci hanno mai abbandonato», aveva specificato Renzi nella sua ultima enews. 

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L'udienza

«In questo processo noi abbiamo ragione e difendiamo la legalità, la difendiamo dai Pm che la legalità non l'hanno rispettata come hanno dimostrato la Corte costituzionale e la Corte di Cassazione. È stata fissata un'altra udienza il 10 novembre.

Io mi domando: quanto costerà al contribuente questo continuo rinvio? È un continuo rinvio di un processo sul niente. Lo sanno tutti che è un processo che non ha alcuna possibilità di andare avanti perchè hanno già parlato la Consulta e la Cassazione», ha aggiunto poi il senatore parlando con i giornalisti al palazzo di giustizia di Firenze al termine della nuova davanti al giudice del Tribunale Sara Farini, per discutere la richiesta avanzata dalla Procura di processare 11 indagati per l'inchiesta sulla Fondazione Open, contestando il reato di presunti finanziamenti illeciti ai partiti.

Il caso Open

Il Gup, dopo aver sentito questa mattina le difese, ha aggiornato l'udienza al 10 novembre. «Questo processo è un continuo impiego di risorse che la Procura di Firenze toglie ad altro - ha aggiunto Renzi, che è uno degli indagati - Come ricordare il caso dell'ex hotel Astor con la piccola Kata che è sparita? Come dimenticare le tante vicende di questa città in cui non si è fatta giustizia perchè i Pm erano in altre faccende affacendati? Ancora una volta noi dimostriano, rispondendo nel merito, punto per punto, che noi siamo dalla parte della legalità e loro sono dall'altra». Ai giornalisti che facevano osservare che da pochi giorni alla guida della Procura di Firenze si è insediato il nuovo procuratore Filippo Spiezia, l'ex presidente del Consiglio ha risposto con un sorriso: «Noi siamo affezionati ai Pm Luca Turco e Antonino Nastasi. Tra l'altro Turco martedì prossimo sarà al Csm per essere interrogato e io gli faccio un in bocca al lupo».

L'affondo

Renzi ha ribadito che, come dimostra la sua vicenda giudiziaria, «chi chiede giustizia alla fine la ottiene: perchè piano piano arrivano i soldi delle querele per diffamazione contro il giornalista Marco Travaglio, arrivano le sentenze della Corte costituzionale e le sentenze della Corte di Cassazione. Dall'altro punto di vista, invece, ci sono quelli che dicono di difendere la legalità ma poi lasciano un ex hotel nelle mani di criminali mentre si fanno i processi agli innocenti e alle persone perbene e non si va a garantire la legalità all'hotel Astor». «Perchè il procuratore Turco non ha firmato il decreto di sequestro di quell'hotel quando gli è stato chiesto dal Comune e dalla Digos? La faccio io la domanda: perchè lo stesso procuratore che da mesi impiega tempo e risorse dei cittadini per un processo che non esiste e che viene sconfessato dalla Corte costituzionale e dalla Corte di Cassazione, egli non rende conto perchè non ha voluto firmare il decreto di sequestro che era sacrosanto e che forse avrebbe evitato dei reati all'interno del centro storico di Firenze?»

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