«Faccio seguito alla decisione dell'Atp cogliendo l'occasione per chiedere scusa per quanto successo a Shanghai». Nick Kyrgios torna così sul comportamento tenuto durante il torneo di Shanghai che gli è costato 8 settimane di sospensione da parte dell'Atp, stop ridotto a 3 settimane se il tennista australiano accetterà di sottoporsi a delle sedute con uno psicologo sportivo. «La stagione è stata lunga e ho dovuto fronteggiare diversi infortuni e altre difficoltà verso la fine dell'estate -spiega il tennista di Canberra punito per aver palesemente buttato via i punti decisivi nella sfida col tedesco Zverev battibeccando con il pubblico che rumoreggiava in tribuna protestando per il suo comportamento in campo-. Il circuito asiatico è particolarmente difficile, a Shanghai ho risentito del viaggio intercontinentale, fisicamente e psicologicamente. Questa non è una scusa, so bene di dover chiedere scusa ai tifosi, quelli di Shanghai e non solo, così come devo chiedere scusa agli organizzatori che hanno fatto un ottimo lavoro».
«So bene che sono i tifosi a rendere il nostro uno sport di successo. Personalmente amo interagire con i tifosi nei tornei del circuito. Sono uno che dedica molto tempo ai fans perché apprezzo il loro supporto e l'energia che mi trasmettono sotto forma di motivazioni in gara. Sono dispiaciuto che il mio anno si chiuda in questa maniera, non avrò modo di continuare a rincorrere le Atp Finals che erano un traguardo importante per me. Capisco e rispetto le decisioni dell'Atp e approfitterò di questo periodo per migliorarmi fuori e dentro il campo. Sono veramente spiacente e pronto a guardare avanti al mio rientro nel 2017», conclude Kyrgios attualmente numero 14 del mondo.
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