Romelu Lukaku, chi è il nuovo attaccante della Roma: carriera, fidanzata, figli, lotta al razzismo

Martedì 29 Agosto 2023, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 17:32

Capitolo razzismo

Juve-Inter, è l'ultimo minuto di recupero. Lukaku segna su rigore e poi esulta. Nulla che non si sia già visto: mano sulla fronte nel classico gesto del saluto militare e poi il dito indice davanti alla bocca. Quell'indice, infatti, è la sua 'promessa' di restare in silenzio verso le critiche e… rispondere sul campo. Il saluto militare sottintende la cieca obbedienza a fare il proprio dovere. Ma da quel momento scoppia il caos finale che porterà anche alla sua espulsione.

La Juventus, «come sempre, sta collaborando con le forze dell'ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi» allo Stadium alla fine della partita con l'Inter finita 1.1 nella semifinale di andata di Coppa Italia. «Anche in questo caso - aggiunge il comunicato - nei confronti dei responsabili sarà applicato il "codice di gradimento».

«Siamo con Lukaku, nel calcio non c'è posto per il razzismo o per qualsiasi forma di discriminazione»: lo dice Gianni Infantino, presidente della Fifa, che con una nota all'Ansa interviene sul caso degli insulti razzisti a Romelu verificatesi allo Stadium. «È semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell'Inter, durante la partita di Coppa Italia con la Juve», a Torino. «La FIFA e il sottoscritto siamo al fianco di Lukaku». Infantino sottolinea che il calcio deve «garantire l'applicaione di severe sanzioni» e rinnova l'invito ai tifosi a «mettere a tacere i razzisti. Romelu approfitta dell'episodio per ribadire la sua ferma lotta al razzismo, una causa che ha portato avanti per tutta la carriera

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