Ma i biancocelesti hanno bisogno subito di un centrale per rimpiazzare Gentiletti nel tour de force di gennaio. E non hanno né la voglia né la possibilità di spendere 5 milioni per chiudere l'affare. Gli olandesi devono cedere per 1-1,5 milioni, altrimenti si virerà sulle alternative. Sono ore delicate, si gioca sul silenzio. Prova a romperlo l'agente Miljan Djurovic con un tweet squillante: «La Lazio è vicinissima ad un accordo con l'Hajduk per Goran Milovic». Venticinquenne croato, gigante di 195 centimetri, destro: i tratti non corrispondono all'identikit di un nuovo “mister X” tracciato a Formello. Dove però tutto è possibile: basti pensare a Novaretti, ancora parcheggiato in attesa dell'arrivo di un nuovo difensore. Il Colo Colo rimane in pole, dietro Toluca e Belgrano (il club che lo lanciò) aspettano un segnale dalla Lazio. Che però non può rimanere scoperta in difesa. C'è anche Ciani ancora fermo ai box: «La lesione di secondo grado alla coscia necessita di almeno 20 giorni di lavoro completo».
SI RICOMINCIA
Primo cin-cin a Formello, alla salute di Candreva, ieri alla ripresa in campo per un intenso lavoro differenziato: esercitazioni col pallone e allunghi, Antonio sprinta per la Samp. Oggi effettuerà l'ultimo controllo prima di rientrare in gruppo: «Ha lavorato tanto in questa settimana di feste natalizie», spiega il dottor Salvatori. Candreva si era fermato dopo la trasferta col Chievo, a Verona aveva riportato uno stiramento di primo grado alla coscia sinistra. Ha risolto l'infortunio, sarà a disposizione lunedì prossimo. Gli farà spazio uno tra Mauri e Felipe Anderson. Il brasiliano ieri ha saltato la seduta, così come Gonzalez, Biglia e Onazi. I sudamericani hanno usufruito di un ulteriore giorno di riposo: «Stiamo aspettando il rientro di Biglia ed Ederson.
Lucas ha lavorato in Argentina, non dovrà fare ulteriori controlli, contiamo di averlo in campo con la squadra al più tardi per la seduta di giovedì». Buone risposte invece già ieri da Pereirinha, sul terreno per l'intero allenamento agli ordini di Pioli. E sempre corteggiato dal Braga per un ritorno in Portogallo.
KLOSE E IL DERBY
Il Borussia Dortmund aspetta nuovi mugugni di Klose. Nonostante Miro abbia escluso un addio a gennaio, i tedeschi conoscono la loro leggenda. E sanno che altre panchine potrebbero scaldare di nuovo il gelido panzer, ieri assente al Fersini per la ripresa col resto dei compagni. C'è bisogno di sudare subito per non tradire la tradizione favorevole post-panettone: 6 successi, due pari e due ko, negli ultimi 10 anni, compreso un derby vinto il 6 gennaio del 2005. Come trascurarlo, visto che già è febbre da stracittadina: 2500 i tagliandi staccati per la Samp il 5 gennaio, già a quota 9mila quelli per la supersfida con la Roma dell'11. Klose l'ha già sbranata, ma non è mai stato così affamato.